Basilea

Sandra Studer e quell'emozionante omaggio a Toto Cutugno

Mentre i titoli di coda della seconda serata cominciavano a scorrere, la co-presentatrice ha portato sul palco «Insieme: 1992», canzone con cui l'Italia vinse l'Eurovision nel 1990 – Un brano dal significato profondo, sia per L'Europa di quegli anni, che per quella di oggi
© YouTube / Eurovision
Red. Online
16.05.2025 09:00

Inutile negarlo. La seconda semifinale di Eurovision, andata in onda ieri sera, ha regalato, sicuramente, alcune sorprese. E una tra le più apprezzate è arrivata ormai ai titoli di coda. Dopo aver annunciato i nomi dei Paesi che accederanno alla finalissima di domani sera, Sandra Studer – presentatrice insieme a Hazel Brugger – ha regalato allo show una chiusura degna di nota. Rendendo omaggio a Toto Cutugno e cantando «Insieme: 1992». Il brano con cui l'Italia trionfò all'Eurovision, per la seconda volta nella sua storia, il 5 maggio del 1990 a Zagabria. Un brano che oggi assume un valore ancor più speciale. 

Sandra Studer – che nel 1991, a sua volta, rappresentò la Svizzera all'Eurovision a Roma – sul palco ha portato una canzone dal significato profondo. Un brano di grande valore, le cui parole, forse, sono state dimenticate. «Insieme: 1992», infatti, è una canzone che parla di unione. Che – citiamo i media italiani – «non viene ricordata come dovrebbe», soprattutto in patria. Ma in questo momento storico colmo di tensioni, difficile e complicato, dove la guerra è tornata in Europa, il brano con cui Toto Cutugno vinse l'Eurovision ben 35 anni fa, sembra descrivere alla perfezione uno dei tanti sentimenti dei cittadini del Vecchio Continente. 

«L'Europa non è così lontana», cantava Cutugno nel 1990, celebrando l'unità e la speranza per il futuro, in un momento «di transizione». Solo qualche mese prima, nel 1989, era caduto il Muro di Berlino. Cutugno, con il suo brano, aspettava il 1992. Un anno decisivo per la costruzione di un'identità europea. Il titolo del brano si ispirava all'attuazione del Mercato Unico Europeo, che sarebbe entrato in vigore proprio nel 1992, e all'Unione Europea, che sarebbe nata sempre due anni dopo, con il trattato di Maastricht. Oggi, nel 2025, Sandra Studer ha cantato quelle stesse strofe. Parole che oggi assumono un significato ancora diverso. Pur rimanendo, sempre, rivolte all'Europa. Un continente che, ancora oggi, è alle prese con numerose sfide. Con una guerra, soprattutto. Ma che nel frattempo, sogna di essere «sempre più libera» e «sempre più forte». Proprio come cantava Toto Cutugno nel 1990 e come cantiamo, ancora, oggi. Emozionandoci, come all'epoca. Perché l'Europa non era lontana nel 1990. E non lo è neanche oggi. 

Il testo, integrale, di Insieme: 1992

Insieme, unite, unite, Europe
Con te, così lontano e diverso
Con te, amico che credevo perso
Io e te, sotto lo stesso sogno
Insieme, unite, unite, Europe
E per te, donna senza frontiere
Per te, sotto le stesse bandiere
Io e te, sotto lo stesso cielo
Insieme, unite, unite, Europe
Sempre più liberi noi
Non è più un sogno e non sei più da solo
Sempre più in alto noi
Dammi una mano che prendiamo il volo
L'Europa non è lontana
C'è una canzone italiana, per voi
Insieme, unite, unite, Europe
Per noi, nel cielo mille violini
Per noi, amori senza confini
Io e te, sotto gli stessi ideali
Insieme, unite, unite, Europe
Sempre più liberi noi
Non è più un sogno e noi non siamo più soli
Sempre più uniti noi
Dammi una mano e vedrai che voli
L'Europa non è lontana
C'è una canzone italiana per voi
Insieme, unite, unite, Europe
Sempre più liberi noi (Sempre più liberi)
Le nostre stelle una bandiera sola
Sempre più forti noi (Sempre più forti)
Dammi una mano e vedrai si vola
L'Europa non è lontana
C'è una canzone italiana, per voi
Insieme, unite, unite, Europe
L'Europa non è lontana
C'è una canzone italiana per voi
Insieme, unite, unite
Europe

In questo articolo: