Sanremo: Mengoni ancora primo, ma che rimonta di Ultimo!

La classifica generale della terza serata

1 - Marco Mengoni
2 - Ultimo
3 - Mr. Rain
4 - Lazza
5 - Tananai
6 - Madame
7 - Rosa Chemical
8 - Colapesce Dimartino
9 - Elodie
10 - Giorgia
11 - Coma_cose
12 - Gianluca Grignani
13 - Modà
14 - Paola e Chiara
15 - Lda
16 - Ariete
17 - Articolo 31
18 - Mara Sattei
19 - Leo Gassmann
20 - Colla Zio
21 - Levante
22 - Cugini di Campagna
23 - gIanmaria
24 - Olly
25 - Anna Oxa
26 - Will
27- Shari
28 - Sethu

Ma cosa abbiamo fatto per meritarci Alessandro Siani a quest'ora? Davvero, è possibile che, dopo un anno di lavori, la direzione artistica del Festival non sia in grado di portare sul palco un comico in grado di far perlomeno sorridere?

Già le serate del Festival sono lunghe, ma la scelta di mettere le canzoni più deboli in fondo alla scaletta è davvero da criminali. Stare svegli comincia a essere un'impresa...

Durante la prima serata ero convinto che «Cause perse» forse la canzone peggiore di questo Festival. Però ho voluto dare un'altra possibilità a Sethu e ho riascoltato il brano senza lasciarmi condizionare da giudizi affrettati. Ed effettivamente ho sbagliato: è la canzone peggiore degli ultimi 20 anni.

MAMMA MIA! Dopo le imprecisioni della prima esibizione, Ariete si prende l'Ariston con una prova magistrale. «Mare di guai» è una delle canzoni più belle di questo Festival, di quelle che ascolteremo per tanto, tanto, tanto tempo. E vista per le strade di Sanremo è pure particolarmente simpatica.

Pensavo che la seconda esibizione degli Articolo 31 non sarebbe stata emozionante come quella di ieri. E invece no: è uno spettacolo rivederli insieme. Anche se sicuramente non è la loro canzone migliore. Ma che importa: quanta bellezza nel rivederli insieme!

L'esibizione di Anna Oxa non fa una piega, tant'è che l'Ariston alla fine riserva all'artista un lungo e sentito applauso. Rimane il solito dubbio: di che cosa parla la canzone, visto che Anna pronuncia le parole in maniera quantomeno singolare?

Durante le esibizioni di Coma_cose e Leo Gassmann, ci tocca discutere con dei giornalisti che, davanti a noi, parlano tranquillamente al telefono, peraltro stando in piedi. Già la sala stampa del Casinò era incasinata, ma qui al Palafiori è il degenero totale. 

Si temeva il peggio dopo le polemiche di questa mattina in sala stampa. Invece Paola Egonu strappa gli applausi dell'Ariston con un monologo a cuore aperto sui suoi perché. Domande sulla sua diversità, dall'altezza al colore della pelle che l'ha resa vittima di episodi di razzismo. Ma, ribadisce, «l'Italia è il paese che amo» e per il quale ha sempre dato tutto, nonostante le sconfitte sportive. Sconfitte che fanno parte della vita, sconfitte come quella di «Vita spericolata» di Vasco Rossi al Festival di Sanremo. Una storia intensa ed emozionante, ben raccontata dalla Egonu che, giustamente, raccoglie un bel consenso da parte del pubblico. Decisamente meglio di Chiara Ferragni.

Anche senza la standing ovation dell'Ariston, la performance di Colapesce Dimartino sembra la più convincente della serata. Applausi dalla sala: sono sicuramente i principali rivali di Marco Mengoni.

La prima standing ovation di questa serata è quella per Marco Mengoni, che con la sua interpretazione di Due Vite fa alzare in piedi il pubblico dell'Ariston. Un segnale davvero importante per il principale candidato alla vittoria finale.

Convincente esibizione dei Colla Zio, davvero una delle sorprese di questa edizione di Sanremo. Un dubbio nasce però spontaneo: era davvero necessario mettere al centro del palco il chitarrista, mentre si esibisce in un assolo che evidentemente non sta facendo lui, dato che sta suonando una chitarra acustica?

A quanto pare non ci sarebbe stato alcun litigio tra due cantanti in gara durante il Festival di Sanremo. Le voci secondo cui due artiste si sarebbero tirate dei bicchieri addosso con tanto di intervento di altre persone per evitare il degenerare della situazione sono state smentite. Voci dalla sala stampa parlavano di Anna Oxa e Madame, ma anche di Ariete. L'entourage della prima ha parlato di «ennesimo tentativo di diffamazione» nei confronti «della signora Oxa» ma anche di forze dell'ordine presenti. Madame, Ariete e la Rai hanno smentito categoricamente.

Aveva detto di voler cambiare stile e modo di cantare, senza l'uso del pianoforte. Esperimento durato poco per Ultimo, che vista la posizione di classifica prova a recuperare posizioni tornando alle tastiere. Basterà per convincere il pubblico?

Vi racconto un retroscena su Sanremo. Il giovedì è sempre la giornata più dura. Le prime due serate i giornalisti votano, quindi l'attenzione è particolarmente alta. C'è anche la curiosità di sentire i brani in live, dopo i preascolti. Il giovedì, dopo le pochissime ore di sonno e l'idea di ascoltare 28 brani senza neanche poterli votare, la testa cede e subentra la stanchezza. È sempre uno scoglio da superare, in attesa della serata dei duetti e la finale che ridanno quell'elettricità necessaria per dare fondo alle energie. Oggi però si punta a sopravvivere. 

Non so come poter descrivere questo improbabile duetto tra Morandi e Sangiovanni in «Fatti mandare dalla mamma». A parte che il giovane dei due sembra essere Morandi, l'idea è di essere stati catapultati nella versione Wish di «Tale e quale show». Potevamo farne a meno.

Madame crede alla vittoria. E lo dimostra con una prova C-L-A-M-O-R-O-S-A. Si mangia il palco con un brano particolarmente riuscito. Qui si vola alto, molto.

Si è proprio vero: tutti possono avere lo stesso successo dei Maneskin, come sostengono in molti. Ma chissà perché poi Tom Morello suona con loro e non con gli altri gruppi italiani. Chissà perché sono loro a incendiare ogni palco che toccano. Buona visione.

La performance di LDA è abbastanza innocua e priva di spunti di interesse. Colgo quindi l'occasione per parlarvi di questa sala stampa secondaria del Festival, dove c'è un frastuono incredibile. Non ho idea di come facciano i colleghi a scrivere...

Cosa dire che non è già stato detto su Lazza? Il lick di basso prima del ritornello è pazzesco, la canzone è pazzesca. Poi se Gianni Morandi ti saluta con un «Hey bro» allora si entra nella leggenda. «Un brano da mettere nella sigla di una serie televisiva», commenta un collega.

Bella l'esibizione di Tananai, cantante che mi è sempre piaciuto. Però anche di fronte a questa esibizione ripeto: preferisco la versione più scanzonata (e stonata) di «Sesso occasionale».

La mia opinione su «Vivo» di Levante non è cambiata nelle ultime 24 ore. Per questo ho chiesto un parere alla collega Marina Perrulli di Radio Rid 96.8

Durante l'esibizione di Rosa Chemical, Antonella Elia irrompe in sala stampa e improvvisa un ballo. Performance nella performance, siamo all'avanspettacolo puro... Finito il ballo, le chiediamo un'intervista: «Manco per idea». È tutto meraviglioso.

A causa di problemi tecnici, Gianluca Grignani interrompe la sua esibizione. Ma, notizia delle notizie, non distrugge il palco come fatto dal suo collega Blanco. Siamo commossi. E anche perplessi se quanto accaduto fosse effettivamente casuale.

Si parte! In ritardo, grazie alla pessima idea dello scrivente di andare nella sala stampa del Palafiori, anziché quella principale del Casinò. Il triplo dei giornalisti, tutti i posti occupati, collegamento a internet assente. Questo non è il Vietnam, è Sanremo. Ed è peggio. Ci siamo persi le esibizioni di Paola e Chiara e Mara Sattei, ce ne faremo una ragione...