Musica

Sold-out a San Siro, in 60mila a Milano per i Muse

La band britannica ha infiammato il palco e gli spettatori
©' KEYSTONE / PETER KLAUNZER
Ats
22.07.2023 23:11

Fiamme, assoli di chitarra e un'atmosfera a tratti distopica. A Milano è la notte dei Muse, la band britannica che ha infiammato i 60mila di un San Siro gremito e sold-out per l'occasione. Quando le luci si spengono e il palco si illumina di rosso, scatta l'ora del rock: i Muse, con tanto di maschera, esordiscono con 'Will of the people', la canzone da cui prende il nome il loro ultimo album e che parla di un pianeta immaginario governato da uno stato autoritario.

Temi ricorrenti nei loro brani, come in 'Resistance', ambientata in uno scenario simile a quello del romanzo 1984 di George Orwell. L'amore che non deve mai nascondersi né piegarsi alle oppressioni, come quello di Winston Smith e Julia, o di Romeo e Giulietta, che ispirano i Muse nella loro nuova 'Verona'. Un amore rischioso e una coppia disposta a tutto pur di stare insieme, come quella della tragedia di Shakespeare.

Famosi per i loro live innovativi e spettacolari, i Muse non hanno deluso nemmeno il pubblico di Milano. A San Siro si canta e si balla. Il parterre è gremito, il colpo d'occhio impressionante e i fan arrivano da tutta Italia.

L'atmosfera diventa di nuovo distopica con 'We are fucking fucked', che descrive un mondo in continuo mutamento e alle prese con virus, guerre e disastri naturali. Un senso di disperazione - 'Siamo fottutamente fottuti' - e un altro di impotenza, un'umanità condannata alla distruzione e al caos. Ma anche quella confusione che blocca le persone portata in scena con 'Madness'.

Il live di San Siro è anche l'occasione per ascoltare diverse tracce del nuovo album. Un disco influenzato «dall'instabilità del mondo», come aveva spiegato il frontman Matt Bellamy, e dagli avvenimenti degli ultimi anni, dalla pandemia alle guerra.

Ma a Milano i Muse portano anche i loro più grandi successi, come Hysteria, che sdogana la lotta per superare paure e insicurezze, o Psycho, una riflessione sul potere a volte oppressivo della nostra società.

L'enorme palco a T è accompagnato da due schermi laterali, una lunga passerella su cui si lancia spesso Bellamy, e una riproduzione gigante della loro maschera che, dietro la band, osserva i 60mila di San Siro per tutto il concerto.

I Muse si erano esibiti a Milano anche nel 2022, in un live più intimo e ristretto all'Alcatraz. La politica, le religioni, la libertà e l'attualità sono sempre al centro della loro musica, che avvolge lo stadio in due ore di rock, pop e heavy metal.

Prima che cali il sipario c'è tempo ancora per grandi successi come Starlight o Uprising, un inno alla libertà contro i governanti del mondo.

Poche parole, tanti fatti e molta musica: un'energia frenetica che fa tremare San Siro in tutta la sua esplosività.