Nuova polemica a Sanremo per il brano «violento» di Junior Cally

Una nuova polemica investe il Festival di Sanremo. Dopo le parole di Amadeus in occasione della conferenza stampa, a finire nel mirino questa volta è la partecipazione del rapper Junior Cally, in gara con la canzone «No grazie», in cui parlerà di politica.
A creare scompiglio è però un brano del 2017, «Strega», in cui il rapper cantava: «Lei si chiama Gioia / balla mezza nuda, dopo te la dà / Si chiama Gioia perché fa la tro... / L’ho ammazzata, le ho strappato la borsa / c’ho rivestito la maschera».

Il presidente RAI Marcello Foa: «Scelta inaccettabile»
Sulla questione, il presidente della RAI, Marcello Foa, ha espresso «forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata». «Il Festival - dichiara il presidente della RAI -, tanto più in occasione del suo 70. anniversario, deve rappresentare un momento di condivisione di valori, di sano svago e di unione nazionale, nel rispetto del mandato di servizio pubblico. Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani». E chiede che Amadeus sappia «riportare il festival nella sua giusta dimensione».
Le deputate chiedono le scuse di Amadeus
Le deputate dell’Intergruppo per le donne, i diritti e le pari opportunità hanno invece chiesto che Amadeus «si scusi pubblicamente e riaffermi l’impegno della RAI nella lotta alla violenza, alle discriminazioni e ai pregiudizi di genere».
Salvini: «Mi auguro che questo tizio non metta mai piede sul palco»
Da parte sua Matteo Salvini si è invece detto «senza parole»: «Leggo che la RAI e il più importante festival della canzone italiana, usando denaro pubblico, sdoganano femminicidio e stupro. Mi auguro che questo tizio non metta mai piede sul palco di Sanremo».