Cent'anni fa

Patente di avvocato per una friburghese

Le notizie del 13 marzo 1923
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
13.03.2023 06:00

Confederazione
La campagna dell’«Ambrosiano»
Berna, 12 ag – Lo spontaneo intervento dell’on. Mussolini presso il giornale milanese l’«Ambrosiano», che aveva recentemente sollevato nuovamente la «questione ticinese», ha provocato una buona impressione nei circoli ufficiali della capitale. Nel passo del capo del governo italiano si scorge una nuova prova del valore che dà l’on. Mussolini alle relazioni amichevoli fra la Svizzera e l’Italia. L’on. Mussolini, per il tramite del prefetto di Milano, ha vietato categoricamente all’editore dell’«Ambrosiano», signor Notari, qualsiasi manifestazione di carattere irredentista che riguardi il Cantone Ticino.

La morte di una guida
Zermatt, 12 ag – Il decano delle guide di Zermatt, signor Taugwalder, è morto sabato mattina a Zermatt in età di 81 anni. Nel 1865 egli aveva preso parte alla prima ascensione del Cervino. Da quell’anno in poi compì 125 volte la stessa ascensione.

La donna avvocato
Friborgo, 12 ag – In seguito alla decisione del Tribunale federale relativa all’ammissione delle donne all’esercizio della professione di avvocato, il Consiglio di Stato del Cantone di Friborgo ha accordato alla signorina Dora Roeder, a Friborgo, la patente colla quale è autorizzata a praticare la professione nei tribunali inferiori, sotto la direzione e la responsabilità del signor Alberto Villars.

Condanna
Weinfelden, 12 ag – La Camera criminale ha inflitto una pena di 8 anni di penitenziere alla signora Carolina Jung di 41 anni, riconosciuta colpevole di aver ucciso nel sonno il proprio marito nella notte dal 7 all’8 febbraio 1922. La Camera ha ammesso le attenuanti; inoltre, il marito si comportava da vero bruto verso la moglie, la quale era spinta a rubare e che fu parecchie volte minacciata di morte.

Per i ferrovieri
Il signor Giovanni Cortesi, Capo Stazione F. F. di Lugano, ha raccolto, in un bell’opuscolo tascabile, tutto ciò che, in servizio, dev’essere presente alla memoria d’ogni impiegato delle Ferrovie per l’esclusione di incidenti e per esattezza e praticità di servizio. Si tratta di un prontuario redatto – per così dire – in istile telegrafico, ma di una chiarezza limpida e d’una praticità provvidenziale. Lavoro completo ed assolutamente nuovo nel suo genere, l’opuscolo ha incontrato non solo il favore di tutti i ferrovieri di lingua italiana, ma anche l’appoggio e l’encomio delle autorità competenti; esso meriterebbe d’essere editato anche nelle due altre lingue nazionali, e distribuito a tutto il personale ferroviario interessato. Al sig. Cortesi esprimiamo le più vive congratulazioni.