Quanto è difficile dire addio agli anni 90

MUZZANO - Il 4 marzo verrà probabilmente ricordato come il giorno in cui gli anni 90 sono morti per gran parte degli allora adolescenti cresciuti con Beverly Hills 90210, magari ascoltando la musica dei Prodigy. Con la morte dell’attore Luke Perry, indimenticabile Dylan del telefilm ambientato in California, e del cantante britannico Keith Flint, almeno due generazioni hanno visto andarsene per sempre personaggi che a loro modo hanno caratterizzato un decennio. Abbiamo cercato di stilare una lista di tutto ciò che è stato per molti di noi quel periodo, tra telefilm, film, musica, sport e oggetti di moda.
Le serie tv
Baywatch
Se c’è una telefilm che può essere considerato uno dei simboli degli anni 90, quello è sicuramente Baywatch. Lo show televisivo creato da Michael Berk, Douglas Schwartz e Gregory J. Bonann ha segnato l’immaginario comune con le sue ambientazioni e il fascino dei suoi personaggi. Sulle spiagge di Los Angeles (e in seguito delle Hawaii) si muovevano sicuri i guardaspiaggia per salvare la vita dei bagnanti. Andò in onda dal 1989 al 2001. Indimenticabili le corse per tuffarsi in mare della bagnina più famosa (e formosa) di tutti i tempi: Pamela Anderson.

Willy, il principe di Bel-Air
Dal 1990 al 1996 è andata in onda «Willy il principe di Bel Air», serie televisiva che è diventata in men che non si dica un’icona pop. Lo show, che ha avuto il principale merito di avviare la carriera di Will Smith, ha appassionato milioni di persone con i suoi 148 episodi.

Friends
Celeberrima sitcom statunitense creata da David Crane e Marta Kauffman, è stata trasmessa sul network televisivo americano NBC dal 22 settembre 1994 al 6 maggio 2004; sono state realizzate in tutto dieci stagioni. La serie ruota attorno a un gruppo di sei amici a Manhattan, i ragazzi Ross, Chandler e Joey, e le ragazze Rachel, Monica e Phoebe.

Beverly Hills 90210
L‘abbiamo vista e rivista decine di volte. «Beverly Hills 90210» è il telefilm che ha fatto sognare un’intera generazione. È stato trasmesso tra il 1990 ed il 2000, creato dai produttori Aaron Spelling e Darren Star. Il 90210 del titolo si riferisce allo Zip Code (termine con cui negli USA si indica il codice di avviamento postale) di Beverly Hills. Per la prima volta una serie televisiva si propose di raccontare gli adolescenti affrontando temi delicati come droga, AIDS, sessualità e alcolismo.

X-Files
Ideata da Chris Carter e trasmessa dalla Fox dal 1993 al 2002 e successivamente a partire dal 2016 al 2018, la serie vede protagonisti due agenti dell’FBI, interpretati da David Duchovny e Gillian Anderson, la cui attività si caratterizza per indagare su particolari casi di natura paranormale, che richiamano varie sottotematiche del cinema dell’orrore e della fantascienza, tra i quali creature leggendarie, teorie del complotto, mutazioni genetiche, percezioni extrasensoriali, psicocinesi, intelligenza artificiale, UFO e alieni.

Ally McBeal
La serie - trasmessa dal 1997 al 2002 - narra di una giovane avvocatessa in carriera, Ally McBeal (interpretata da Calista Flockhart), che opera nello studio legale di Cage & Fish di Boston: all’interno di questo contesto, parallelamente alla sua attività in tribunale, si sviluppano intrecci amorosi e rivalità che interesseranno la vita di Ally fino all’ultima stagione. Nel 1999, all’apice del suo successo, ha dato vita allo spin-off Ally: episodi di 30 minuti, trasmessi nei soli Stati Uniti, in cui si faceva maggiormente luce sulla vita privata della protagonista.

Twin Peaks
Fu trasmessa in due stagioni dal canale televisivo ABC, dall’8 aprile 1990 al 10 giugno 1991. È considerata una delle serie più influenti di sempre. Nata dal genio di David Lynch, ha ispirato moltissime serie successive, come ad esempio Lost, True Detective, Fargo, I Soprano, X-Files, Black Mirror, Riverdale, Hannibal. La serie è ambientata nella fittizia cittadina montana di Twin Peaks. L’apparente tranquillità del paesino è turbata dal ritrovamento del cadavere di Laura Palmer, figlia unica del noto avvocato Leland Palmer, nonché una delle ragazze più popolari della città. Le indagini sono affidate alla locale polizia e anche all’agente speciale Dale Cooper dell’FBI e permettono di far affiorare il lato oscuro del luogo e dei suoi abitanti.

I Simpson
Il 1° ottobre 1991 arrivò da noi uno dei prodotti più rivoluzionari del piccolo schermo americano: I Simpson, la serie animata che, grazie alla collaborazione fra Matt Groening, James L. Brooks e Sam Simon, aveva iniziato a conquistare il pubblico statunitense quasi due anni prima. Ancora oggi è un fenomeno inarrestabile: oltre alla serie vera e propria, giunta alla ventisettesima stagione, esiste il lungometraggio cinematografico, senza dimenticare i fumetti, i videogiochi, varie altre forme di merchandising e persino le attrazioni nei parchi divertimenti (principalmente quello della Universal in Florida).

E.R.
La serie tratta dal libro «Casi d’emergenza» di Michael Crichton, ex studente di medicina, ha scritto la storia della TV e ha rivoluzionato il medical drama, uno di generi più popolari e amati dal pubblico, appassionando milioni di telespettatori in tutto il mondo con il racconto delle eroiche gesta di medici e infermieri. Con E.R. tutto era destinato a cambiare: quei medici e quegli infermieri eroici avrebbero mostrato il loro lato umano, le loro debolezze, i loro drammi privati. Portandoli sul posto di lavoro, proprio come succede nella realtà. Fu inoltre un trampolino di lancio per George Clooney.

La tata
Serie tv mitica - trasmessa per la prima volta nel 1993 - sulla simpatica e irriverente Francesca Cacace, che da rappresentante di cosmetici diventa l’improbabile governante di una altolocata famiglia di Manhattan. Si compone di sei stagioni (1993-1999), per un totale di 146 episodi e ha ricevuto negli USA 11 nomination agli Emmy Awards.

I film
Pulp fiction
Del 1994, scritto e diretto da Quentin Tarantino e interpretato, tra gli altri, da John Travolta, Samuel L. Jackson, Uma Thurman e Bruce Willis. La pellicola rilanciò John Travolta e consacrò la giovane Uma Thurman. Le interpretazioni di entrambi meritarono una candidatura all’Oscar. La pellicola fu premiata con la Palma d’oro a Cannes. Nel 1998 l’American Film Institute l’ha inserito al novantacinquesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.

Titanic
Vedere Jack Dawson (alias Leo DiCaprio) lasciato in mezzo all’oceano a morire di freddo per cedere il posto alla sua amata Rose ci fa ancora piangere. Era il 1998 e nelle sale usciva il kolossal da 200 milioni di dollari di incasso, diretto da James Cameron. Un film ispirato alla storia vera del naufragio del transatlantico RMS Titanic, il più grande costruito fino ad allora che in seguito a una collisione con un iceberg affondò nella notte del 15 aprile 1912. Sul Titanic di Cameron viaggiavano anche Jack Dawson (Leonardo DiCaprio), un artista spiantato che vive di colpi di fortuna, e Rose DeWitt-Bukater (Kate Winslet), giovane di buona famiglia, destinata a un matrimonio infelice. I due si innamorano, ma non c’è lieto fine: lei si salva e lui finisce in fondo al mare.

Jurassic Park
Il primo film con i dinosauri non si scorda mai, men che meno se alla regia c’è la mano di Steven Spielberg. Era il 1993 e di dinosauri così realistici sul grande schermo ancora non ce n’erano stati. Difficile ora riprodurre quella stessa magia, pur con mezzi infinitamente superiori. Difficile suscitare nello spettatore di oggi la stessa emozione che creava la prima apparizione del brachiosauro di Jurassic Park, che si sollevava su due zampe per nutrirsi delle foglie più alte di un albero.

Trainspotting
Grazie alla sua sgangherata acozzaglia di amici, tra cui Renton interpretato da Ewan McGregor, il film è diventato imperdibile. Una pellicola capace di riscuotere successo in ogni angolo del globo, nonostante difficili tematiche come la droga e la dipendenza da sostanze stupefacenti. Tratto dal romanzo omonimo di Irvine Welsh del 1993, diretto da Danny Boyle, è stato presentato fuori concorso al 49. Festival di Cannes del 1996. Trainspotting è nella lista dei migliori cento film britannici del 20esimo secolo, oltre ad essere considerato il miglior film scozzese di tutti i tempi.

Forrest Gump
La frase passata alla storia, una delle migliori citazioni cinematografiche di sempre è la seguente: «La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita». «Forrest Gump» ha vinto sei premi Oscar, tra cui Miglior Film, Migliore Regia e Migliore Attore per la strabiliante interpretazione di Tom Hanks. Una pellicola che ripercorre parte dei più importanti avvenimenti della recente storia a stelle e strisce, attraverso lo sguardo di una persona affetta da ritardo mentale.

Braveheart
La storia mette al centro le gesta di William Wallace (Mel Gibson), il ribelle che fra il 1290 e il 1305 guidò i clan scozzesi contro Edoardo I Plantageneto, re d’Inghilterra. Il film ha ottenuto 10 candidature e vinto 5 Premi Oscar e vinto un premio ai Golden Globes. E quell’urlo disperato: «Libertà!» difficilmente si leva dalla mente.

La vita è bella
«Roberto!». Ancora risuona l’urlo di Sophia Loren che presentava agli Oscar il premio al miglior attore: nella busta c’era il nome di Roberto Benigni. Era l’anno di «Salvate il soldato Ryan», per cui Spielberg vinse come miglior regista, ma in cui «Shakespeare in Love» sorprese tutti vincendo come miglior film. La pellicola di Benigni sull’Olocausto - la sua «favola sui campi di concentramento nazisti» - è uno dei successi maggiori della cinematografia italiana di tutti i tempi.

Balla coi lupi
La pellicola, che ha conquistato sette Oscar, è stata considerata come il revival del genere western. La storia è ambientata durante la Guerra di Secessione e racconta delle prime selvagge opere di colonizzazione americana nei territori del West, neutralizzando gli indigeni preesistenti. Indimenticabile Kevin Costner alle prese con il lupo «Due calzini».

Pretty woman
Favola moderna, «Pretty Woman» è il racconto di una ragazza che ce la fa nonostante tutto e tutti. Il 23 marzo del 1990 veniva proiettata per la prima volta una commedia romantica destinata a fare storia. A distanza di 27 anni, il film diretto da Garry Marshall, con protagonisti Julia Roberts e Richard Gere, continua a tenere incollati allo schermo milioni di spettatori.

Mamma, ho perso l’aereo
Tra i grandi classici spicca senz’altro «Mamma, ho perso l’aereo», film del 1990 scritto e prodotto da John Hughes e diretto da Chris Columbus. Come recita la locandina, «una commedia per la famiglia, senza la famiglia»: uno slogan più che mai azzeccato perché il desiderio di Kevin McCallister, bambino irrequieto di otto anni in procinto di partire con i suoi per una vacanza di Natale a Parigi, non tarda ad avverarsi.

I gruppi che ci ricordano un decennio
Nirvana
Radiohead
Green Day
Spice Girls
Prodigy
Take That
Oasis
Blur
883
Articolo 31
Momenti di sport
Roberto «codino magico» Baggio spaglia il rigore nella finale di Usa 94 contro il Brasile

La storica finale del campionato di hockey tra Ambrì Piotta e Lugano

La morte del campione brasiliano di Formula 1 Ayrton Senna

Il Dream Team alle Olimpiadi del ‘92

Il mitico Alain Sutter contro la Romania ai Mondiali di USA ‘94

Ronaldo «il fenomeno» arriva all’Inter e vince il Pallone d’oro

Il Milan vince la Champions League battendo 4 a 0 il Barcellona

I Chicago Bulls di Michael Jordan

Valentino Rossi vince il suo primo mondiale in 125: è l’inizio di una leggenda

Il tennista Pete Sampras è il numero uno al mondo per sei anni consecutivi, tra il 1993 e il 1998

Gli oggetti mitici degli anni 90
Il discman

La Sony Playstation

Il Tamagochi

Il modem a 56k (e il suo inconfondibile suono)

Le Dr. Martens

Lo zaino della Invicta

La diffusione massiccia dei fast food

I ciucci colorati come portachiavi

Il bracciale a scatto che si arrotola sul polso

Il training dell’Adidas
