Quel punto che separa il 2018 dal 2019

Quando da noi sarà mezzanotte e si festeggerà l'entrata nel nuovo anno, buona parte degli abitanti di questo nostro mondo saranno già passati nel 2019 da più o meno tempo, a dipendenza di dove si trovano. Tutti siamo più o meno in grado di calcolare, in base ai fusi orari, che ora è in una nazione piuttosto che in un'altra: andando verso est le lancette degli orologi sono tutte più avanti rispetto alle nostre, mentre quelle delle nazioni situate a ovest rispetto a noi sono più indietro. Facile, no? Alzi però la mano chi sa dove si trova il punto del globo terrestre dove cambia la data, dove appena di qua è ancora il 31 dicembre e appena di là è già il 1. gennaio... Già, ma dove si troverà mai? Per farla breve – nonostante la spiegazione sia un po' lunga – ci siamo fatti aiutare da Wikipedia, che riporta con estrema chiarezza ciò che c’è da sapere.
La linea internazionale del cambio di data è una linea immaginaria sulla superficie terrestre che è stata istituita nel 1884 e segue in gran parte il 180º meridiano. Ogni nuova data incomincia a essere considerata a partire da occidente rispetto la stessa, attraversando poi i diversi fusi orari da est verso ovest. Il percorso della linea, per la cronaca, non è fissato da nessun documento o trattato ufficiale. Il 180º meridiano attraversa in larga parte le acque dell'oceano e dove passa sulla terraferma oppure separa isole appartenenti alla stessa nazione ha posto problemi di natura amministrativa che hanno portato a numerose correzioni al percorso della linea del cambio di data, in modo da garantirne una sola nello stesso Paese. Queste correzioni sono state tutte stabilite unilateralmente dalle nazioni interessate. La linea indicata oggi nelle carte geografiche e negli atlanti si basa sostanzialmente sulle indicazioni della marina militare degli Stati Uniti, essendo considerati come la potenza dominante nel Pacifico.

A nord – verso l'Artide, per intenderci – la linea compie una deviazione verso est per attraversare lo Stretto di Bering e separare le Isole Diomede, ossia la Grande Diomede appartenente alla Russia e la Piccola Diomede che è invece degli USA. Scendendo dallo Stretto di Bering verso sud, le Aleutine, isole che sono statunitensi, vengono invece passate a ovest dalla linea del cambio di data e ancora più giù – molto più in basso – sono alcune isole appartenenti alla Nuova Zelanda a farla deviare verso est.
Nel Pacifico centrale la linea è stata spostata nel 1995 verso oriente per evitare l'attraversamento delle acque di Kiribati, stato della Micronesia le cui isole sperdute sono distribuite su milioni di chilometri quadrati. Fino a quel momento, uffici statali e aziende ai due lati della linea potevano comunicare solo nei quattro giorni della settimana che erano feriali da entrambe le parti. La correzione del 1995, decisa unilateralmente da parte dello Stato dove si parla il gilbertese, non è stata però adottata da tutti i geografi e alcuni atlanti continuano a disegnare la linea come una retta. L'isolotto più orientale di Kiribati – un atollo chiamato in inglese Caroline che però è disabitato ed è stato ribatezzato Millenium Island quando siamo passati dal secondo al terzo millennio – è quindi diventato la prima parte del mondo a entrare nell'anno nuovo. Un'ulteriore correzione è stata fatta alla fine del 2011, quando sono passati a ovest della linea del cambio di data le isole Samoa e Tokelau, dipendenti dalla Nuova Zelanda. Ecco dunque che i primi al mondo a festeggiare il nuovo anno – quando da noi siamo appena alla metà del giorno del 31 dicembre, grosso modo – sono appunto gli abitanti delle isole della repubblica di Kiribati, i quali sono poco più di centomila, sparsi un po' dovunque sulle loro isole. Dopo di che tocca a neozelandesi e australiani, seguiti da giapponesi e asiatici più in genarale. Poco prima che lo si faccia da noi si brinda invece a Mosca e quando in Svizzera ci apprestiamo a vivere l'alba, urla di gioia scoppiano a Times Square a New York, mentre tre ore dopo rispetto alla Grande Mela – speriamo di non aver sbagliato i calcoli... – si brinda a Los Angeles. Infine, a titolo di curiosità, su Piccola Diomede la mezzanotte del 31 dicembre scocca quando su Grande Diomede – suppergiù a tre chilometri da lì, lungo lo stretto di Bering – ufficialmente saranno già le 21.00 del 1. gennaio. Davvero singolare, no?