Cent'anni fa

Respinto il ricorso, la lista di Cimo non avrebbe cambiato nulla

Le notizie del 4 dicembre 1925
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
04.12.2025 06:00

La verifica dei risultati per l’elezione al C. N.
Berna, 3 (ag) – La Commissione del Consiglio Nazionale per la verifica dei risultati delle elezioni del 25 ottobre si è riunita sotto la presidenza dell’on. Sträuli di Winterthur. Essa ha deciso di proporre la ratifica delle elezioni e il rifiuto del ricorso Boschetti. Il ricorso è rifiutato in seguito ai seguenti fatti: la lista del villaggio di Cimo con i nomi dei signori Boschetti e Notari fu messa alla posta il 5 ottobre, ma per errore l’invio fu timbrato solo il giorno 6 ottobre. Il Governo rifiutò dapprima di riconoscere la validità della lista, ma mutò in seguito la sua decisione. Il 17 ottobre il signor Boschetti chiese l’aggiornamento delle elezioni al Consiglio Nazionale, poichè il ritardo apportato all’ammissione della lista gli aveva impedito di entrare in relazione con altri partiti per apparentare la propria con altra lista. La commissione, associandosi alle conclusioni del rapporto del Governo ticinese, chiede il rifiuto del ricorso, dato che non potè essere fornita la prova dei passi intrapresi per apparentare la lista e anche perchè la lista di Cimo, che ottenne solo una diecina di voti, non avrebbe potuto influenzare sul risultato delle elezioni.

Per quanto concerne il suggerimento del Consiglio di Stato di San Gallo di organizzare le votazioni nell’esercito già al giovedì, la commissione è del parere che questa modificazione è contraria alla legge. Un’organizzazione giudiziosa della votazione permetterebbe di evitare ritardi verificatisi in parecchie occasioni.

Un investimento
Nel pomeriggio di ieri, verso le 17,30, la nostra Croce Verde (quella di Lugano, nota di 100 anni dopo) è stata chiamata a Cadempino per prestare i suoi soccorsi al quarantaquattrenne Brugnoli Agostino, attinente di Manno, investito da un automobile. Il disgraziato aveva riportato la frattura del femore sinistro e diverse contusioni; a mezzo autolettiga venne poi trasportato al Civico Ospedale. Il capoposto della Gendarmeria di Taverne ha iniziato una rapida inchiesta per assodare eventuali responsabilità.

Attacchi tedeschi contro la Svizzera
per il processo di Bellinzona
Berlino, 3 ag (Wolff) – Il Berliner Tagblatt si occupa della indignazione giustificata e comprensibile sollevata in Isvizzera dall’insinuazione del giornale ultra-nazionalista Deutscher Tagblatt, secondo il quale la sospensione del processo di Bellinzona sarebbe dovuta al fatto che nel disastro ferroviario di San Paolo venne scoperto un complotto, minuziosamente preparato, contro Helfferich (nota di 100 anni dopo: il politico tedesco Karl Helfferich fu tra coloro che morirono nello scontro fra due treni). Il Berliner Tagblatt scrive che si può perfettamente comprendere che questa accusa grossolana e pazza, che non ha trovato nessuna eco nella stampa tedesca, abbia provocato in Isvizzera un’irritazione generale. Non è certo necessario affermare che in Germania tutte le persone oneste condannano severamente, come in Isvizzera, la vile accusa contro un’amministrazione svizzera contenuta nell’organo ultra-nazionalista.

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