Scienza

L'universo in cui viviamo è una gigantesca simulazione: lo dice la gravità

È quanto sostiene il fisico Melvin Vopson dell'Università di Portsmouth, in un nuovo studio pubblicato sulla rivista AIP Advances che sembra supportare la suggestiva ipotesi molto dibattuta e sostenuta perfino da Elon Musk
Ats
30.04.2025 19:23

La forza di gravità potrebbe essere un indizio del fatto che l'universo in cui viviamo è una gigantesca simulazione al computer: è quanto sostiene il fisico Melvin Vopson dell'Università di Portsmouth (Regno Unito), in un nuovo studio pubblicato sulla rivista AIP Advances che sembra supportare la suggestiva ipotesi molto dibattuta e sostenuta perfino da Elon Musk.

«I miei risultati in questo studio concordano con l'idea che l'universo potrebbe funzionare come un gigantesco computer, o che la nostra realtà sia una costruzione simulata. Proprio come i computer cercano di risparmiare spazio e di funzionare in modo più efficiente, l'universo potrebbe fare lo stesso. È un nuovo modo di pensare alla gravità: non solo come un'attrazione, ma come qualcosa che accade quando l'universo cerca di rimanere organizzato».

In uno studio precedente, Vopson aveva già sostenuto che l'informazione ha massa e che tutte le particelle elementari dell'universo immagazzinano informazioni su se stesse, proprio come le cellule biologiche hanno il Dna. Queste particelle elementari sono le più piccole unità di materia possibili, come i bit sono le più piccole unità di informazione digitale. E queste particelle, ipotizza Vopson, possono essere organizzate in pixel, o divisioni simili a celle nello spazio-tempo che, come un bit, possono registrare un valore di 1 o 0 a seconda che il pixel contenga o meno materia.

La gravità, secondo il nuovo articolo di Vopson, può essere considerata un indicatore della pixelizzazione della distribuzione della materia nell'universo. Quando più particelle finiscono nello stesso pixel, si uniscono, in modo che ogni pixel contenga un solo oggetto«, osserva Vopson. »Questo innesca la forza di attrazione a causa delle regole stabilite nel sistema computazionale, che richiedono la minimizzazione del contenuto informativo e, per estensione, una riduzione della potenza di calcolo. In parole povere, è molto più efficace dal punto di vista computazionale tracciare e calcolare la posizione e la quantità di moto di un singolo oggetto nello spazio piuttosto che di numerosi oggetti. Pertanto, sembra che l'attrazione gravitazionale sia solo un altro meccanismo di ottimizzazione in un processo computazionale che ha il ruolo di comprimere le informazioni«. Seguendo questa analogia, il pixel è il file Zip mentre la gravità è la forza di compressione che ottimizza la quantità di spazio occupata.