Lo studio

Quando gli incubi uccidono davvero

Una nuova ricerca evidenzia un legame fra frequenti incubi e problemi di salute - Problemi vascolari possono essere causati dai brutti sogni: lo stress notturno stimola infiammazioni dannose per i vasi sanguigni
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Red. Online
27.09.2025 21:30

C'è chi non sogna mai, chi fa sogni paradisiaci e chi, invece, passa da un incubo all'altro: dalla classica situazione imbarazzante - trovarsi nudi davanti a una platea - a quelli terrificanti, con mostri e morti. Un tempo, alcune culture ritenevano che i brutti sogni fossero abitati da esseri in grado di consumare le energie vitali di chi li faceva. Be', uno studio recente sembra confermare questa teoria. Nessuna prova di presenze soprannaturali, ovvio, ma i dati sembrano confermare che l'incubo ricorrente è collegato a una mortalità maggiore.

Qualche numero

Quasi tutti sperimentano incubi. Ma è tra chi li ha ogni settimana - fra il 2% e il 6% della popolazione - che emergono collegamenti con la salute. Alcuni sono prevedibili: depressione, ansia, schizofrenia e disturbo da stress post-traumatico includono spesso incubi tra i sintomi, così come il dolore cronico. Già autore di uno studio che mostra come frequenti incubi possano preannunciare malattie neurologiche come Parkinson e demenza, il neuroscienziato Abidemi Otaiku (Imperial College London), citato in un recente articolo dell'Economist, ha presentato a Helsinki i risultati della sua ultima ricerca, secondo la quale avere incubi ricorrenti è un predittore di morte prematura più forte di fumo, obesità, cattiva dieta o sedentarietà.

Lo studio ha raccolto sei indagini di lungo periodo condotte in America e Gran Bretagna, su oltre 180.000 adulti e 2.500 bambini. Risultato: chi soffre di incubi settimanali ha tre volte più probabilità di morire prima dei 70 anni rispetto a chi li sperimenta meno di una volta al mese. Su 174 morti premature analizzate, 31 riguardavano persone tormentate da incubi frequenti.

Attenzione: causa o effetto?

Ma su che principi si baserebbe la correlazione fra incubi e problemi di salute? Un indizio arriva dai cromosomi: nei soggetti predisposti, mostrano segni di invecchiamento accelerato, forse indotto dagli ormoni dello stress liberati durante i brutti sogni. Questa usura genetica spiegherebbe circa il 40% del rischio aggiuntivo di morte precoce, secondo lo studio. Il resto, tuttavia, rimane un enigma.

Quanto emerso dallo studio, tuttavia, basta a suggerire che tenere d'occhio i risvolti clinici degli incubi è una buona idea. Quando contribuiscono a peggiorare la salute, diventa prioritario trattarli. Il confine tra causa ed effetto, però, non è sempre netto. In depressione e ansia gli incubi sono al tempo stesso conseguenza e amplificatore della sofferenza. In Parkinson e demenza gli incubi sono quasi certamente solo un sintomo; al contrario, nei problemi cardiovascolari è plausibile che gli incubi siano una causa diretta, poiché lo stress notturno stimola infiammazioni dannose per i vasi sanguigni.

Come curarli? Il trattamento, evidenzia l'articolo scientifico citato dall'Economist, è più complesso che individuarli. La psicoterapia talvolta aiuta, e alcuni farmaci si sono già dimostrati utili. Ma la medicina del sonno resta una disciplina giovane: che sia destinata a svilupparsi?