Sei giovani artisti svizzeri ricevono il Premio Culturale Manor

BASILEA - Il Premio Culturale Manor è una delle principali iniziative volte alla promozione della produzione artistica contemporanea nel nostro Paese. Creato nel 1982 da Philippe Nordmann per promuovere i giovani talenti svizzeri, viene assegnato ogni anno da una giuria di esperti in sei città svizzere che si alternano tra Aarau, Basilea, Biel/Bienne, Coira, Ginevra, Losanna, Lucerna, Lugano, Sciaffusa, Sion, San Gallo e Winterthur. Consultando la lista di chi l’ha ricevuto, si constata che il Premio Culturale Manor ha consentito a un grande numero di artisti l’accesso alla scena internazionale. Tra questi annoveriamo Luciano Castelli (Premio Culturale Manor Lucerna 1984), Marie José Burki (Premio Culturale Manor Ginevra 1993), Pipilotti Rist (Premio Culturale Manor San Gallo 1994) e Lena Maria Thüring (Premio Culturale Manor Basilea 2013). Nel 2019 il Premio Culturale Manor è stato assegnato ad Andriu Tumasch Deplazes (Grigioni), Brigham Baker (Zurigo), Sebastian Stadler (San Gallo), Martina-Sofie Wildberger (Sciaffusa), Flurina Badel e Jérémie Sarbach (Vallese). Da 37 anni, il Premio Culturale Manor incoraggia giovani talenti artistici svizzeri che operano in diversi settori delle arti visive: la pittura, la scultura, la fotografia, l’arte filmica e le installazioni. Nel 2019 e nel 2020, gli artisti vincitori del premio avranno la possibilità di presentare le loro opere in esposizioni allestite a Coira, Winterthur, San Gallo, Sciaffusa e Sion.
Dal 14.09.2019 al 12.01.2020, il Museo d’Arte dei Grigioni di Coira presenta le opere di Andriu Tumasch Deplazes. Nonostante da circa cinquant’anni si continui a dichiararne la morte, la pittura resta un punto fermo nelle belle arti a cui Andriu Deplazes si dedica in maniera classica. L’artista realizza dipinti figurativi ad olio su tela la cui tecnica espressiva è caratterizzata da toni psichedelici. Deplazes costruisce un mondo surrealista, incentrato sui temi dell’uomo e della natura.
Dal 25.10.2019 al 05.01.2020, il Museo d’Arte di Winterthur presenta le opere di Brigham Baker. L’approccio artistico di Brigham Baker è improntato a un rapporto riflessivo e ludico con i processi naturali e i materiali quotidiani che egli inscrive nelle tradizioni pittoriche, come nelle Shades, o traduce nel layout delle sue installazioni.
Dal 16.11.2019 al 16.02.2020 il Museo d’Arte di San Gallo espone le opere di Sebastian Stadler. Nelle sue realizzazioni fotografiche e video l’artista tematizza le particolarità del suo ambiente: la macchina fotografica si focalizza su ciò che è ordinario e lo trasforma nel soggetto dell’immagine. Nella rappresentazione fotografica Stadler sintetizza elementi apparentemente insignificanti o marginali.
Dal 28.11.2019 al 16.02.2020, Martina-Sofie Wildberger espone le sue opere al Museo di Ognissanti di Sciaffusa.I want to say something! è il titolo della sua ultima opera, un’improvvisazione polifonica intorno a queste cinque parole. Il suono della parola è il materiale con cui l’artista lavora. Si tratta di comunicazione e comprensione, di risonanza e negoziazione delle relazioni, ma anche di espressione poetica, di incarnazione della voce nello spazio.
Dal 30.11.19 al 08.11.20, il Museo d’Arte del Vallese presenta le opere del duo Flurina Badel e Jérémie Sarbach. Flurina Badel e Jérémie Sarbach lavorano nel Vallese e a Guarda (Grigioni) e dopo gli studi a Basilea e New York si distinguono per il loro lavoro sperimentale sull’evoluzione del paesaggio montano nell’era della globalizzazione e della saturazione tecnologica. Attraverso l’uso della crossmedialità (video, installazione, performance, disegno, scrittura), mettono in discussione la coerenza della società dei consumi e il futuro delle risorse naturali nelle aree periferiche.