Roma

Severamente vietato stendere mutande alle finestre

Turisti allerta: il Regolamento di polizia urbana appena adottato nella capitale italiana impedisce tra le altre cose anche di bere dalle fontanelle, far gocciolare in strada l’acqua dai vasi o sedersi sugli scalini in piazza di Spagna
Foto Shutterstock
Red. Online
09.08.2019 09:50

ROMA - Questi sono solo alcuni dei comportamenti considerati contrari al decoro urbano che il Campidoglio vuol quindi debellare tra cittadini e turisti. Tra gli atteggiamenti considerati non adeguati, il nuovo Regolamento di polizia urbana prevede però anche il sedersi sulla celebre scalinata di Trinità dei Monti, alle spalle di piazza di Spagna. Anche questo vietato, con buona pace dei turisti che, già dall’inizio di questa settimana, si sono visti chiedere dai vigili della Città eterna di alzarsi dai 135 gradini patrimonio dell’UNESCO, dove ora è permesso solo transitare.

Per salvaguardare l’immagine delle statue storiche della città non è più concesso nemmeno mangiare a ridosso dei monumenti di pregio o bere l’acqua attaccandosi ai «nasoni» delle fontane. Le sanzioni per chi sgarra possono variare tra i 160 e i 400 euro.

«Provvedimento eccessivo, quasi fascista»

«Va bene la tutela del monumento, ovviamente il fatto che non si possa mangiare sui marmi, ma il divieto di sedersi è davvero eccessivo. Mi sembra un provvedimento di stampo fascista che il Comune sarà costretto a rivedere. Perché da che mondo è mondo il viaggiatore di passaggio si siede sui gradini e si ferma ad ammirare il paesaggio», ha tuonato il critico d’arte celebre per i suoi modi diretti Vittorio Sgarbi ripreso da La Repubblica.

Non solo monumenti e piazza di Spagna

Ad essere colpiti dal provvedimento in vigore dal 5 luglio non sono però solo i turisti ma anche molti romani. Come anticipato nel titolo, ad essere messi al bando ci sono anche molti atteggiamenti quotidiani come appunto stendere la biancheria intima fuori dalle finestre (balconi esclusi), far suonare all’infinito l’antifurto di casa, far gocciolare l’acqua dei vasi in strada oppure lasciare incolto il giardinetto di casa e sporchi i marciapiedi. Tutto vietato.

Toccato anche il servizio di nettezza urbana che, al fine di non creare rumori eccessivamente molesti, vietato dalle 22 alle 8 nell’abitato e nelle zone limitrofe «in modo da non disturbare il riposo delle persone». C’è da sperare che questo limite, pensato per salvaguardare il decoro, non faccia aumentare la monnezza che in passato (anche quello recente) già ha saputo mettere in cattiva luce Roma.