Salute

Sorpresa negli occhi, anche la cornea ha la memoria immunitaria

L'analisi del tessuto trasparente che costituisce la porzione più anteriore dell'occhio ha rivelato come vi siano cellule immunitarie longeve, pronte ad attaccare i patogeni
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Ats
07.06.2022 14:36

Diversamente da quanto si pensava, la cornea non è priva di una memoria immunitaria. L'analisi del tessuto trasparente che costituisce la porzione più anteriore dell'occhio ha rivelato come vi siano cellule immunitarie longeve, pronte ad attaccare i patogeni. Lo evidenzia uno studio pubblicato su Cell Reports, che potrebbe aiutare a sviluppare nuove terapie.

La cornea ha una risposta attenuata alle infezioni, probabilmente perché le cellule immunitarie aggressive potrebbero danneggiare lo strato trasparente del tessuto e ostruire la vista. Per questo motivo, le cellule immunitarie che offrono una risposta rapida ma grossolana a un'infezione, come le cellule dendritiche dei macrofagi, risiedono in gran parte nelle sezioni esterne della cornea ed emergono solo quando necessario.

Ma in quasi tutti i tessuti del corpo ci sono cellule immunitarie longeve, note come cellule T, che attaccano rapidamente gli agenti patogeni, in base a un processo chiamato "memoria immunitaria". Scott Mueller, immunologo dell'Università di Melbourne, in Australia, e i suoi colleghi si sono chiesti se tali cellule vivessero nella cornea. Utilizzando un potente microscopio multifotonico, i ricercatori hanno esaminato le cornee di topi i cui occhi erano stati infettati dal virus dell'herpes simplex.

Hanno visto che le cellule T si erano infiltrate nella cornea e sono rimaste fino a un mese dopo l'infezione. Ulteriori indagini hanno rivelato che le cellule T si erano sviluppate in cellule di memoria a lunga vita che continuavano a risiedere nella cornea dei topi. Hanno quindi utilizzato l'imaging per osservare le cornee di sei adulti sani e trovato cellule simili per forma, dimensioni e velocità alle cellule T osservate nei topi.

"Siamo rimasti alquanto sorpresi e lieti di vedere che c'è, in effetti, una memoria immunitaria" nella cornea, dice Mueller. I risultati, secondo i ricercatori, potrebbero migliorare la comprensione di malattie come la progressiva perdita della cornea nelle persone con malattie autoimmuni, il rigetto del trapianto di cornea, l'occhio secco e l'herpes degli occhi.