Il lutto

Lo «Spaceman» è ritornato fra le stelle

Ace Frehley, storico chitarrista dei Kiss, si è spento a 74 anni nella sua casa nel New Jersey - Icona del hard rock anni Settanta, ha lasciato un’impronta indelebile e senza tempo sugli undici album più famosi del quartetto newyorchese
© AP/Richard Drew
Dimitri Loringett
17.10.2025 19:49

«Se ci sono due chitarristi con la stessa abilità, uno dei quali saltella sul palco e l’altro no, nove volte su dieci un orecchio inesperto probabilmente direbbe che quello che saltella sia il musicista migliore. Per me l’immagine era molto importante». Il pensiero appartiene a un chitarrista che però sapeva sia dimenarsi sul palco, sia dilettarsi in assoli e riff che hanno segnato un’epoca del hard rock anni Settanta: Paul Daniel Frehley, in arte Ace Frehley, leggendario chitarrista solista dei Kiss, scomparso giovedì, all’età di 74 anni, nella sua abitazione a Morristown, nel New Jersey.

Frehley, autodidatta e cresciuto nel Bronx a pane e rock (tra cui Cream e The Who), era noto soprattutto per il suo personaggio in scena: «Spaceman» o «Space Ace», per via delle stelle argentate sul viso. Ha pure disegnato il logo della band, con le due lettere S a forma di fulmine, saette che erano raffigurate anche sul suo costume di scena nei primi anni dei Kiss.

Membro dell’iconica band newyorchese dalla sua fondazione nel 1973 fino al 1982 ha suonato su undici album, tra quelli in studio e dal vivo, nella fase forse più spettacolare della carriera ultra decennale del quartetto.

Le sue esibizioni dal vivo, con tanto di chitarra (rigorosamente Gibson Les Paul) che emetteva fumo durante gli assoli (un trucco, ovviamente), hanno ispirato legioni di chitarristi, grazie anche al suo virtuosismo «accessibile». Fra i tanti, Tom Morello dei Rage Against the Machine, che nel 2014, in occasione della cerimonia di introduzione della band nella Rock & Roll Hall of Fame, ha sottolineato l’influenza dei Kiss su artisti del calibro dei Metallica e Lady Gaga. Frehley, ha detto, «ha lasciato un segno indelebile e senza tempo nei loro album più famosi».

Sebbene i fondatori, Paul Stanley e Gene Simmons, fossero i principali autori dei brani dei Kiss, Frehley fornì un contributo essenziale al repertorio del gruppo, a partire da Cold Gin sul loro album di debutto del 1974. E su Love Gun (1977), ha debuttato come cantante sulla sua Shock Me, seguito dal primo disco solista nel 1978, sul quale figura New York Groove, brano che ancora oggi viene trasmesso allo stadio di baseball Citi Field dopo ogni vittoria dei Mets.

Dopo aver lasciato i Kiss nel 1982, ha pubblicato sette album a suo nome e due con la sua band Frehley’s Comet, prima di tornare nei Kiss nel 1996 per il reunion tour della formazione originale, lasciando nuovamente il gruppo nel 2002.