Teatro

Tornano i Legnanesi: «Lombardi e ticinesi, una faccia... un dialetto!»

Antonio Provasio, la «Teresa» della compagnia teatrale, racconta lo spettacolo «Sogni», di scena a Locarno: «Per Mabilia un amore alla Totti!»
Mattia Sacchi
16.11.2022 15:02

La coppia dell'anno? Si è conosciuta durante una partita di padel. No, non stiamo parlando di Francesco Totti, ma della Mabilia, la figlia della famiglia Colombo protagonista delle avventure dei Legnanesi! La compagnia teatrale torna con il nuovo spettacolo «Sogni», in una tournée di sette mesi che passerà anche da Locarno, il prossimo 19 novembre al Fevi.

«Non so in Ticino, ma in Italia ormai sognare è l'unica cosa che non è tassata - racconta Antonio Provasio, l'iconica Teresa del trio -. Abbiamo voluto trarre spunto dall'attualità, tra il gossip, il calcio e l'effimera ambizione di diventare ricchi, per raccontare una storia divertente ma che possa far riflettere sui veri valori che ci tengono uniti».

Lo spettacolo, che ha debuttato la scorsa settimana, vedrà anche una novità: nel ruolo di Giovanni Colombo ci sarà infatti Italo Giglioli, che sostituirà Lorenzo Cordara. «Evidentemente i Legnanesi portano fortuna, dato che Lorenzo ha ricevuto un'ottima opportunità e ci è sembrato giusto permettergli di viverla - spiega Provasio -. Italo sarà un Giovanni diverso, sicuramente più attempato, ma siamo convinti che andrà bene. Prendere il testimone di un personaggio iconico non è semplice e l'ho vissuto in prima persona quando ho preso il posto di Felice Musazzi per la Teresa: da una parte bisogna far proprio il ruolo, senza però snaturarlo troppo perché il pubblico è abitudinario e ci vuole tempo per far accettare certi cambiamenti».

Quello che sicuramente non cambia è l'amore per la commedia dell'arte: «Chi non ha un parente che non ricordi qualche personaggio dei Legnanesi. I tempi cambiano, alcune caratteristiche possono evolversi, ma ci sono cose che non muoiono mai e tengono sempre vivi i nostri ricordi. Per questo la famiglia Colombo è sempre così amata, anche in Ticino». 

E proprio al di là del confine i Legnanesi continuano a riscuotere grande successo: «Siamo sempre contenti di venire qui. Anche quando abbiamo lavorato per il film La Palmira e i Frontaliers ci siamo davvero divertiti e abbiamo sentito molto affetto nei nostri confronti: nonostante ci sia un confine a dividerci la realtà è che siamo legati da una base culturale comune. Una faccia... un dialetto! Non vediamo l'ora di venire a Locarno per vivere qualche ora di allegria insieme!».

Correlati