Cinema

Taxi Driver compie 40 anni

Il capolavoro di Martin Scorsese usciva nelle sala l'8 febbraio del 1976 e il Travis Bickle di De Niro rimane un antieroe senza tempo
Red. Online
08.02.2016 09:19

NEW YORK - Sono passati esattamente 40 anni dall'uscita nelle sale americane del capolavoro Taxi Driver di Martin Scorsese, premiato con la Palma d'oro a Cannes - proprio nel 1976 - e considerato tutt'ora uno dei film che meglio ha saputo rappresentare il disagio e il vuoto esistenziale di un reduce del Vietnam.Il tassista Travis Bickle, interpretato alla perfezione da Robert De Niro, torna dalla guerra e si ritrova in una New York notturna, sporca, corrotta e priva di valori. Una New York affascinante e caotica, quanto violenta e silenziosa, in cui Travis, portavoce "senza voce" di un'intera generazione di americani, non riesce a trovare un reale scopo che lo spinga ad integrarsi nella società .Deluso dalla politica, dai rapporti umani e dall'amore, il tassista vede nella giovane prostituta Iris, una Jodie Foster bambina, uno spiraglio di salvezza. Strappare la ragazzina dalle mani del "pappone" Sport (Harvey Keitel), diventa per Travis l'unico motivo per redimere un'esistenza vissuta passivamente.Scorsese, all'epoca 34enne, non solo dipinse con grande lucidità un antieroe solitario e disadattato, ma seppe dare un'immagine indimenticabile della "Grande Mela", fatta di luci al neon, corse in taxi "al termine della notte", politici corrotti, bassifondi malfamati e prostituzione minorile.Una fotografia iper-realista degli anni Settanta, impreziosita dalla suggestiva colonna sonora di Bernard Herrmann, che ha consegnato alla storia della settima arte alcune scene cult come l'esplosione di violenza finale e il monologo di De Niro improvvisato davanti allo specchio: "Ma dici a me? Ma dici a me? Con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui...".Un'ottima occasione per riscoprire quest'opera.

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