Diritti tv

Davvero pagheremo di più per guardare il calcio in diretta?

Dal 21 giugno su blue Sports non sarà più possibile pagare per una singola partita mentre l'abbonamento annuale, per i nuovi clienti, aumenterà del 15% – Come mai?
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Red. Online
08.03.2023 10:15

L’indiscrezione circolava da tempo. Ieri, martedì, ha assunto i crismi dell’ufficialità. E potrebbe creare un piccolo, grande terremoto all’interno del panorama mediatico-sportivo svizzero. Sì, il pacchetto blue Sports – un domani – costerà di più. Soprattutto per i cosiddetti occasionali, ovvero coloro che acquistano una singola partita di tanto in tanto al «modico» prezzo di 9 franchi e 90 centesimi. Una possibilità, questa, che verrà eliminata il prossimo 21 giugno.

Non finisce qui. È previsto, infatti, anche un aumento del 15% per gli abbonamenti annuali. Dalla prossima estate, il prezzo del pacchetto annuale salirà a 34 franchi e 90 centesimi al mese, 5 in più rispetto al prezzo attuale. Chi volesse mantenere una certa flessibilità, garantendosi la possibilità di disdire di mese in mese, dovrà addirittura pagare 49 franchi e 90. Una fucilata.

Una buona notizia, ad ogni modo, c’è. Chi è già abbonato o chi si abbonerà entro il 21 giugno continuerà a pagare 29 franchi e 90 al mese. Il prezzo attuale.

Offerta «unica»

Claudia Lässer, Chief Product Officer in seno a blue Sports, ha spiegato al Blick che questa svolta verso l’alto in termini di prezzi è dovuta «principalmente all’aumento progressivo dei diritti e dei costi di produzione». Non solo, «diverse altre emittenti sportive hanno recentemente aumentato i loro prezzi». Tradotto: si starebbe facendo polemica per nulla, anche perché «l’aumento per un abbonamento annuale è di soli cinque franchi al mese».

Un aumento legato, manco a dirlo, alla qualità e alla vastità dell’offerta secondo Lässer: «Offriamo un pacchetto calcio unico in Europa con i campionati più importanti e oltre 3 mila eventi live al mese. Nella maggior parte degli altri Paesi, devi sottoscrivere da due a quattro abbonamenti per la stessa offerta e, di conseguenza, pagare molto di più».

Pay-per-view in soffitta...

D’accordo, ma la possibilità di guardare (e pagare per) una singola partita? Un’opzione, a detta di Lässer, non più attuale: «I numeri parlano da soli, l’interesse per l’offerta pay-per-view è diminuito enormemente». Anche in questo caso, blue Sports si sta semplicemente allineando a ciò che succede altrove. «Negli altri Paesi europei vengono offerti modelli in abbonamenti senza la possibilità di acquisto per singolo evento. In alternativa, abbiamo previsto l’abbonamento mensile flessibile».

A proposito di aumento progressivo dei diritti, a dicembre blue Sports – filiale di Swisscom – aveva annunciato in pompa magna il rinnovo degli accordi per trasmettere la Champions League. Quanto ha dovuto sborsare l’emittente? E, soprattutto, è per questo che ora quel costo viene addebitato ai clienti? Lässer, al Blick, su questo punto è rimasta sul vago, spiegando che «in quanto emittente sportiva sei solo uno dei tanti ingranaggi nel business del calcio». Di nuovo, «quando si acquisiscono dei diritti sportivi bisogna tenere conto di diversi aspetti e fattori, che fissano chiari limiti finanziari per un’offerta». Tradotto bis: blue Sports non ha fatto il passo più lungo della gamba.

Partite in aumento

L’aumento, dicevamo, è motivato anche dalla quantità di partite. La sola Super League, dalla prossima estate, avrà in paniere 48 partite in più. Dal 2024, con la modifica della Champions League, a livello europeo si aggiungeranno 200 partite. Senza contare, la chiosa di Lässer, le particolarità della Confederazione: «Produciamo in tre lingue per tutta la Svizzera e date le dimensioni gestibili del mercato abbiamo solo limitate opportunità di monetizzare i costi di licenza e lavorare per coprire i costi. In definitiva, dobbiamo essere economici».