I migliori film di calcio su Netflix

Quali sono i migliori film sul calcio disponibili su Netflix? L’estate porta a una relativa crisi di astinenza da calcio, che qualcuno pensa di gestire cercando film e documentari sullo sport più popolare del mondo. Di solito con Netflix, ed in generale con le piattaforme di streaming, il problema è la troppa scelta che spesso si trasforma in nessuna scelta. Vediamo se è così anche per i prodotti con il calcio al centro. Questa è la nostra guida aggiornata, fra uscite recenti ed evergreen.

Precisato che per film sul calcio intendiamo opere di fantasia, magari con riferimenti alla realtà ma con protagonisti e trama inventati, vediamo che la scelta su Netflix non è affatto ampia. Prova ne è che il miglior film sul calcio attualmente disponibile (in Italia, in Ticino serve una VPN) è L’allenatore nel pallone, proprio lo storico film del 1984 di Sergio Martino con Lino Banfi-Oronzo Canà, Gigi e Andrea, Aristoteles, eccetera, con l’allenatore della Longobarda del commendator Borlotti ingaggiato nella speranza di retrocedere: pellicola di culto pop, di base poco nelle corde della politicamente corretta Netflix. Che ha bissato con Al bar dello sport, con Banfi, Jerry Calà e Mara Venier. Ha fatto molto discutere ed è comunque valido Il Divin Codino, di Letizia Lamartire, sulla carriera di Roberto Baggio: belle le parti sul Baggio giovane e sul suo rapporto con il padre. Di guardabile su Netflix in questa categoria c’è anche Bloomfield, in italiano Un uomo in vendita, del 1971, con protagonisti Richard Harris e una sfolgorante Romy Schneider: è la storia di un calciatore che sta per truccare una partita ma poi ha qualche dubbio quando incontra un ragazzino che ha lui come idolo. Fra i film sul calcio presenti su Netflix è buono anche Stelle, opera polacca del 2017 ispirata alla vita di Jan Banas, campione che tentò di lasciare la Polonia comunista per poi tornare, anche in nazionale. Guardabile anche Catacombe, film olandese del 2018 su partite truccate, e fra quelli appena usciti Dream, film sudcoreano su una squadra di senzatetto. Insomma, di film sul calcio ne sono stati girati tanti e qualcuno anche bellissimo, ma per il momento su Netflix non li troviamo.

I documentari sembrano fatti apposta per lo streaming, possono essere interrotti e ripresi in ogni momento senza perdere il filo e forse anche per questo su Netflix ce ne sono tanti. Fra questi ne consigliamo cinque, primo fra tutti Maradona in Messico, docuserie in sette puntate sulla folle esperienza da allenatore di Maradona alla guida dei Dorados, nella seconda divisione messicana: commovente, epico, esagerato, vero, maradoniano. Più lineare ma comunque interessante Pelé: il del calcio, che cerca inquadrare il fuoriclasse nel contesto sociopolitico del Brasile della sua epoca. Divertente Neymar–Il caos perfetto, in gran parte riguardante il passaggio del brasiliano dal Barcellona al PSG ma da vedere per comprendere lo stile di vita di Neymar, non il miglior brasiliano di sempre ma quanto a divismo forse il numero uno. Un altro trasferimento, ma molto più discusso, quello di Luis Figo da Barcellona al Real Madrid di un Florentino Perez nel 2000 appena arrivato alla presidenza e deciso a lanciare la filosofia dei Galacticos: Luis Figo – Il trasferimento che ha cambiato il calcio, è uno dei rari documentari non di parte, ed infatti tutti (a partire dal campione portoghese) ci fanno una figura misera. Per gli appassionati di politica sportiva è imperdibile, su Netflix, FIFA: tutte le rivelazioni, di fatto il racconto in quattro puntate del periodo finale di Blatter come presidente della FIFA, fra dirigenti corrotti e la maledizione dei Mondiali assegnati a Russia e soprattutto Qatar. Ma nel genere documentaristico i titoli sono tanti e denotano una chiara scelta: non l’esaltazione del campione a beneficio del popolo bue ma una visione un po’ più critica.

Molto bene Netflix va anche con le serie incentrate sul calcio ma lontane dal documentario, anche quando parlano di personaggi reali con storie straconosciute. Per le serie scegliamo quelle imperdibili, con The English Game su tutte. Sei episodi ideati da Julian Fellowes, il creatore di Downton Abbey, con qualche errore storico ma capace di restituire le atmosfere dell’Inghilterra di fine Ottocento, con la lotta fra lo sport soltanto per classi sociali alte, rappresentato dagli Old Etonians, e lo sport professionistico con i poveri che ambivano a vivere di calcio. Appassionanti anche le quattro stagioni del messicano Club de Cuervos, storia di una squadra immaginaria ereditata da due fratelli. Molto dure, forse anche troppo romanzate, le 8 puntate di Apache: La vita di Carlos Tevez, ma non si riesce a staccarsene. Sempre in Argentina è ambientata Puerta 7, su una squadra di calcio ostaggio di criminali e ultras.

Insomma, su Netflix  il calcio non manca anche se è chiaro che il gusto generale di chi dirige la piattaforma nasce da una cultura statunitense-centrica. Non a caso il meglio che su Netflix si può trovare nello sport non riguarda il calcio: è sufficiente citare The Last Dance, sull’epopea dei Chicago Bulls di Michael Jordan, Moneyball – L’arte di vincere, con Brad Pitt manager appassionato di statistiche di una squadra di baseball, Million dollar baby, con Hilary Swank pugile allenata da Clint Eastwood, Jerry Maguire con Tom Cruise procuratore, e i vari Drive to survive, Break Point, Tour de France. Per il mercato italofono di recente ha avuto un buon successo Il caso Alex Schwazer, la storia (smaccatamente di parte, peraltro) del marciatore altoatesino fra doping e presunta redenzione. Insomma, un gusto americano e anche internazionale, ma non glocal. E nulla è più glocal del calcio.