Se Sherlock Holmes resta nell’ombra

Su Netflix, da venerdì 26 marzo, la serie Gli irregolari di Baker Street (The Irregulars in originale) mette in scena uno Sherlock Holmes che rimane nell’ombra, a prendersi il merito per tutti i casi risolti dagli irregolari, gruppo di giovani reclutati dal dottor Watson che nella tradizione letteraria fungono da occhi e orecchie per il celebre investigatore per le strade di Londra. Composta da otto episodi, la serie è creata dallo sceneggiatore inglese Tim Bidwell, il quale ha voluto porre al centro dell’attenzione gli irregolari, apparsi in tre romanzi e solitamente trascurati nella maggior parte degli adattamenti delle opere di Conan Doyle. Per l’occasione ha aggiunto una vera minaccia paranormale, rifacendosi in parte all’immaginario horror dell’epoca (nei libri creature come il mastino dei Baskerville hanno sempre una spiegazione logica, così come la resurrezione di Lord Blackwood nel film di Guy Ritchie uscito nel 2009).

È la seconda volta in pochi mesi che la piattaforma di streaming propone una rilettura fuori dal comune del personaggio vittoriano: dallo scorso autunno si può vedere il film Enola Holmes, dove Sherlock (Henry Cavill), in questo caso non accompagnato da Watson, è un personaggio secondario e la vera protagonista è la sorella minore, interpretata dalla giovane star Millie Bobby Brown (Stranger Things). La serie, pur essendo ambientata - come da consuetudine - nella capitale britannica, è stata girata prevalentemente a Liverpool e nel Galles, con due fasi di riprese a causa di un infortunio sul set e la successiva emergenza sanitaria che ha portato alla chiusura di tutti i set nel Regno Unito tra marzo e agosto 2020.
Didascalie foto
Nella nuova serie Netflix Sherlock Holmes viene aiutato a risolvere i casi da alcuni ragazzi di strada, reclutati da Watson. © Netflix/Matt Squire
Una scena della prima stagione. © Netflix/Matt Squire
Sherlock Holmes insieme al dottor Watson. © Netflix/Matt Squire