Sanremo

Trucchi, pizzo e tanto rosa: il Festival è diventato genderless

Sanremo è lo specchio di una società che, forse, sta evolvendo rompendo le barriere dei colori solo per uomini o solo per donne
© EPA/ETTORE FERRARI
Isabella Ratti
04.02.2022 12:45

Anche quest’anno, oltre alla musica, il Festival di Sanremo ha lanciato look iconici e outfit tra i più particolari. Serate ricche di personaggi, cantanti e attori che si sono alternati sul palco italiano più famoso al mondo, dando luce ad abiti colorati, spacchi vertiginosi e abbinamenti - forse - anche eccessivi. Non sono, infatti, mancate le critiche, che già dalla seconda sera hanno toccato artisti della portata di Giovanni Truppi e Irama: i loro look non hanno convinto e sono stati oggetto di commenti ironici e pungenti sui social. Nonostante gli scivoloni, però c’è anche chi entra senza indugi nella storia di Sanremo e riesce a far parlare di sé anche oltre la musica.


Lo stile Genderless come simbolo del Festival

Parlare di trucchi, smalti e accessori unicamente legati al genere femminile è ormai superato: oggi, sempre più uomini cercano di lanciare un messaggio di inclusione, rompendo gli schemi e i classici preconcetti sui look. ll «genderless» nella moda si riferisce, infatti, all’abbandono della distinzione tra ciò che è maschile e ciò che è femminile. Una tendenza che ha l’obiettivo di abbattere gli stereotipi di genere in un’ottica di libertà di espressione. Il settore della moda, oggi, sta andando verso questa direzione, studiando abiti e forme capaci di adattarsi ad ogni tipo di corpo. Quale occasione, quindi, migliore di questo Festival per lanciare un messaggio di inclusione, libero dai pregiudizi? Sanremo è una gara di musica e di talento, è vero, ma è anche un palco dal quale poter esprimere se stessi e far riflettere il pubblico su tematiche spesso accantonate.


Lo sanno bene i Maneskin, da sempre rappresentanti di ciò che è poco convenzionale. Ad un anno dalla loro vittoria, sono tornati sul palco dell’Ariston con un look total black, firmato Gucci, che esprime a pieno la moda degli anni ‘70. Il cantante Damiano ha sfoggiato una tuta in raso nero, insieme ad una cintura in tessuto nero e stivali in vernice con tacco. Per arricchire il look, ha scelto un chocker in pelle nera con teste di leone in metallo e diversi gioielli, in cristallo e argento. Victoria ha invece indossato uno spencer in raso nero, insieme ai nipple cover stars in pelle; Thomas una giacca sempre in pelle, con anelli sulle maniche, top e pantaloni in raso nero e scarpe in vernice; Ethan, infine, ha scelto pantaloni in pelle, con una camicia in tulle, arricchita da choker in metallo con perle e borchie.


Ma non solo i Maneskin! Parlando di moda genderless non si può non citare una grande icona di questo Festival: Achille Lauro. Per la prima serata, il cantante ha indossato pantaloni slim in pelle nera di Gucci. Il make-up, aggressivo ma più che adatto, ha visto occhi in nero e capelli biondi corti, il tutto unito ad orecchini della Collezione Bulgari, in oro rosa e giallo e diamanti. Lauro è salito sul palco a petto nudo, tatuaggi in vista e piedi scalzi: d’altra parte ha sempre sfruttato il Festival per raccontare la sua evoluzione artistica e personale. Come dimenticare le piume, le lacrime di sangue e il volersi spogliare dello scorso anno?


Il colore rosa nella moda: storia ed evoluzione

Il rosa rappresenta un colore che, da sempre, è stato associato al genere femminile, così come il blu a quello maschile, ma in una società che sta evolvendo in un’ottica genderless, ha davvero senso parlare di abiti e colori solo per uomini e solo per donne? Il Festival di Sanremo è anche un’occasione per riflettere su questa tematica, grazie agli artisti che si esibiscono sul palco con vestiti iconici, per veicolare messaggi importanti. Tra tutti, il cantante Dargen D’Amico che, per la prima serata, ha scelto un look genderless di colore rosa, dello stilista Alessandro Vigilante. L'abito è stato disegnato appositamente per lui e si compone di un paio di pantaloni e di una giacca. Le sneakers a stivaletto bianche e rosse sono di Giuseppe Zanotti, perfette per completare l'outfit casual.

Il rosa è da sempre un colore molto amato nella moda. La parola «pink» compare, per la prima volta, verso la fine del 1700, ma a quel tempo non era per niente legato al genere femminile, come succede oggi. Veniva, invece, considerato simbolo di passione e mascolinità, come una variante del rosso, nata per poter essere indossata tutti i giorni. Dagli anni ’40, le aziende di abbigliamento cominciano a produrre abiti in rosa per le donne e in blu per gli uomini, poiché sembrava che i due sessi preferissero i rispettivi colori, tuttavia diversi studi hanno smentito tale teoria.


Il Movimento di Liberazione delle Donne, durante gli anni ’60 e ’70, ha cercato di rafforzare l’idea di un uso di colori neutri che non venissero associati a nessun genere, ma le aziende di abbigliamento hanno continuato ad utilizzare questa differenziazione. Negli anni ’90 il rosa continua ad avere una connotazione femminile, ma senza frivolezza e, nel 1996, nasce il Pink Ribbon, simbolo della lotta al cancro al seno. Da quel momento, l’associazione del colore azzurro per gli uomini e del rosa per le donne si è radicata nella società occidentale e solo oggi stiamo assistendo ai primi tentativi di abbattimento di questo stereotipo legato al genere.


La Generazione Z del Festival di Sanremo

Sanremo non è solo il palco dei grandi cantanti italiani, ma è anche uno spazio che permette agli artisti più giovani di farsi conoscere, aprendo la strada al loro successo. Simbolo di questo Festival è proprio la Generazione Z, che più rappresenta questa idea di annullamento dei pregiudizi e degli stereotipi. Sangiovanni, secondo classificato della scorsa edizione di Amici, viene definito il volto della nuova generazione di artisti e inaugura la seconda serata di Sanremo con un abito firmato Diesel. Il cantante indossa una camicia rosa con una sfumatura marrone, sbottonata, con sotto una t-shirt a maniche lunghe, color glicine. A completare l’outfit c’è un pantalone oversize, dello stesso colore della giacca e, infine, delle sneakers bianche. Sangiovanni indossa, inoltre, delle catene gold and silver e una collana dedicata alla fidanzata, Giulia. Naturalmente, non poteva mancare lo smalto, segno distintivo di un look no gender.


Altro ex concorrente di Amici e compagno di Sangiovanni durante la scorsa edizione del talent, è Aka7even. In gara anche lui per la prima volta tra i big di Sanremo cavalca il palco dell’Ariston con un abito mozzafiato, firmato da Stella McCartney. L’abito è formato da giacca e pantaloni abbinati, in bianco e rosso fantasia. E come dimenticare la sensuale Ana Mena? Già ampiamente discussa nelle precedenti settimane perché ammessa al Festival nonostante le sue origini - non italiane per l’appunto - il suo look ha continuato a far parlare di sé. Abito super corto di colore rosso, firmato Emporio Armani, unito a stivali cuissardes Le Silla: un chiaro omaggio alla popstar americana Ariana Grande.


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