La testimonianza

Tutte le emozioni di Teco Celio: «Che persona adorabile il dottor Merlani»

Il noto attore leventinese sta vivendo l’emergenza sanitaria nella sua casa in Vallese con la moglie - «Dobbiamo stare attenti e non abbassare la guardia: comunque, almeno a Pasqua, sorridiamo»
© CdT/Archivio
Alan Del Don
10.04.2020 17:32

«Sono barricato in casa da ormai più di tre settimane con mia moglie, che si concede saltuariamente 30 minuti di mondanità per andare a fare la spesa. Io resto in auto, sia chiaro: ho 67 anni. Anche qui la gente è terrorizzata. Giustamente, aggiungo: questa maledetta malattia non va presa sottogamba». Non ha perso il gusto dell’ironia l’attore leventinese Teco Celio, figlio del compianto ex consigliere federale Nello. Lo raggiungiamo telefonicamente nella sua abitazione di Crans-Montana per sapere come sta vivendo questo periodo di forzata reclusione a seguito del coronavirus. Lui che è sempre in giro per lavoro, soprattutto in quell’Italia che sta pagando un prezzo altissimo in fatto di morti. «Sento spesso degli amici che vivono a Roma. Mi raccontano che c’è molta disobbedienza: ragazzi che giocano a calcio in gruppi di 8-10. Se non si rispettano le regole poi è difficile uscire vincitori da questa battaglia. In Vallese sono invece arrivati diversi milanesi che hanno la residenza secondaria», rileva il nostro interlocutore.

«Le persone giuste al timone»

Teco Celio segue quotidianamente l’evolversi dell’emergenza sanitaria nel suo Ticino. «È una situazione che mi addolora. La fortuna, in questa crisi, è stata quella di aver trovato delle persone competenti in grado di gestirla al meglio. Penso in particolare al medico cantonale Giorgio Merlani, una persona adorabile. Spero che si riprenda presto», puntualizza l’attore nato e cresciuto nella valle più a nord del Cantone. Una valle, la Leventina, teatro del suo ultimo impegno prima dell’emergenza. Ha finito appena in tempo di girare la prima parte di un documentario per la RSI dedicato proprio alla sua terra natia.

«Non succede solo agli altri»

Settimana prossima avrebbe invece dovuto essere presente sul set del primo film dell’attore italiano Giuseppe Battiston, che molti ricorderanno per la sua partecipazione in «Perfetti sconosciuti». «Dovevamo girare in Friuli, ma ormai tutto è stato rinviato. Chissà a quando. La pandemia ci ha insegnato che un noto adagio francese è più che mai attuale: non succede solamente agli altri. Quindi facciamo attenzione. Ah, dimenticavo, buona Pasqua: cerchiamo comunque di sorridere».

In questo articolo: