Umorismo infantile e narrazione sciatta

Nell'inutile sequel "Kick-Ass 2" con Chloe Moretz e Aaron Taylor-Johnson
Marisa Marzelli
26.08.2013 23:59

Capita che quando un piccolo film, magari per un pubblico di nicchia, ottiene un inaspettato successo internazionale si metta subito in cantiere il sequel. È il caso di Kick-Ass 2, che esce in contemporanea con gli Stati Uniti, dove è stato accolto più che freddamente. Alla base c?è una serie a fumetti scritta da Mark Millar e disegnata da John Romita su un adolescente di New York che si procura un costume e decide di andare in giro a fare il supereroe. Premesso che chi non conosce il fumetto e non ha visto il primo film faticherà a destreggiarsi tra i vari personaggi e le loro motivazioni, l?idea poteva essere interessante. Perché abbina due generi distanti: quello degli eroi mascherati e l?high school movie, caratterizzato da adolescenti alle prese con problemi esistenziali, sentimentali, scolastici. Invece ne esce un film confuso nelle idee – almeno per un pubblico generalista – e con una carica di violenza, verbale e visiva, che lascia perplessi. Non è la violenza iperrealista e stilizzata dei cartoon o quella sublimata di Tarantino; è un?esagerazione rozza che si abbina a  umorismo infantile e narrazione sciatta, con personaggi privi di spessore.Come sempre, è questione di dosaggio degli ingredienti. Se poi il film voglia essere una presa in giro dissacrante delle ronde dei vigilantes, l?intento è rimasto nella mente degli autori.In breve, il protagonista nerd Dave, il cui alter ego mascherato si chiama Kick-Ass (l?attore britannico Aaron Taylor-Johnson), sta preparando l?esame di maturità; ma le difficoltà nei rapporti con i coetanei lo portano a rivolgersi a Mindy, alias la supereroina con i capelli viola Hit-Girl (Chloë Moretz, teenager diventata famosa grazie a questo personaggio) perché lo alleni alle tecniche di combattimento. Mindy però deve confrontarsi anche con le «belle» del liceo che dettano i codici di comportamento femminile. Kick-Ass si unisce al gruppo di vigilantes Justice Forever, guidati da uno scombinato colonnello – accompagnato da un cane lupo, anche lui con  mascherina sul muso – interpretato da Jim Carrey (l?attore si è in seguito dissociato dalle scene violente del film dopo la strage nella scuola Sandy Hook del Connecticut dove furono uccise 27 persone). I cattivi sono una banda agli ordini del ricco figlio di un boss mafioso (defunto nel primo episodio), che si fa chiamare, con eccesso di sgradevolezza, Motherfucker.

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