Un coniglietto pasquale a Hollywood

Gli americani sono specialisti in film fiabeschi su Babbo Natale: ogni anno, sotto le Feste, arriva almeno un titolo nuovo. Un?operazione simile applicata alla Pasqua è invece nuova (almeno per l?Europa). Ci hanno pensato gli artefici di Cattivissimo me, che con Hop sperano di bissarne il successo. Hop abbina cinema dal vivo e animazione digitale facendo interagire con gli umani il figlio del Coniglio Pasquale (il corrispettivo primaverile di Babbo Natale). Se l?aspetto tecnico e musicale è sofisticato, la storia è a misura della fantasia e delle capacità di comprensione dei bambini più piccoli. Inoltre, il regista Tim Hill ha firmato anche Alvin Superstar e il tono dei due film è simile. Il Coniglio Pasquale non può che abitare all?Isola di Pasqua, dove nelle viscere della terra roditori e pulcini lavorano per preparare i dolciumi da distribuire ai bambini. C. P., il figlio del titolare, ha ormai l?età per succedere al padre nella conduzione dell?azienda ma non vuole saperne. Va invece a cercare la fama come batterista nella grande fabbrica dei sogni, Hollywood. E qui incontrerà un altro figlio ribelle al lavoro tradizionale (stavolta umano, l?attore James Marsden). Tra i due, dopo le iniziali incomprensioni, nascerà una solida fratellanza. ma intanto, all?Isola di Pasqua... Tra camei di personaggi famosi e gag non imperdibili, il film svolge onestamente il suo compito di intrattenere i bambini. Tutto sommato non è così fuori luogo il doppiaggio italiano, da molti criticato perché la voce di C.P. è affidata a Francesco Facchinetti, che fa del coniglietto una versione animata di dj. Francesco.