Un Luca Carboni ispirato a Lugano

LUGANO - Ad un certo punto quasi tutto il pubblico si è alzato, avvicinandosi al palco e stringendo in un simbolico abbraccio l'artista. È accaduto sabato sera al Palacongressi di Lugano, non gremito, per il concerto di Luca Carboni giunto a Lugano per l'unica tappa fuori dall'Italia di questo "Fisico&Politico" tour dal nome dell'ultimo album del cantautore bolognese. Umile e ispirato come sempre ha ringraziato più volte chi ha avuto, diciamo noi, l'ottima idea di andare a sentire una delle figure di spicco della canzone d'autore «made in Italy» che resta in assoluto uno dei «prodotti» migliori della Penisola che nulla ha da invidiare a paesi più blasonati come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Luca Carboni non è Bob Dylan né Donovan. Ma anche lui, da 30 anni, racconta la vita e parla tanto di amore, con poesia, molta maliconia (pezzo tralasciato, peccato) e qualche volta disincantata ironia. Sull'arco di due ore ha riproposto 21 pezzi, tra i quali i suoi grandi successi.