Un saluto a tutta azione a Paul Walker

Un destino beffardo ha segnato l'esistenza di Paul Walker, l'attore statunitense reso celebre dalla saga di Fast & Furious, longevo franchise a base di corse di auto, scomparso in un incidente stradale il 30 novembre 2013 all'età di 40 anni. Stava, all'epoca, lavorando al settimo capitolo. Inevitabile, ma anche doveroso, il fatto che questo film che esce ora nelle sale, sia anche un omaggio. Walker ha un ruolo di primo piano: le riprese mancanti sono state completate grazie ad artifici tecnologici e anche alla partecipazione dei suoi due fratelli. Fast & Furious 7, pur sotto questa cupa ombra, è però in tutto e per tutto un film della serie. Diretto stavolta da James Wan (Insidious) è fracassone, esagerato che più esagerato non si può e viaggia su una sceneggiatura indulgente fra macchine rombanti, cattivi cattivissimi, ex antagonisti ormai diventati amici, testosterone che scorre più della benzina, riferimenti continui ad amicizia e famiglia che sono i pilastri di questa banda di «fuorilegge» dopotutto buoni. Tutto però alla luce del sole, talmente fuori misura da non potersi davvero mai prendere sul serio. Bolidi che si catapultano da un grattacielo di Abu Dabi all'altro o che vengono paracadutati sulle strade dell'Azerbaijan. Scazzottate devastanti con colpi che stroncherebbero un T-Rex da cui i contendenti riemergono giusto con qualche graffio... Di tutto e di più con buona pace delle leggi della fisica e della fisiologia: prendere o lasciare. Stavolta la minaccia è rappresentata dal terribile Shaw (Jason Statham), ex militare piscopatico il cui fratello è stato ferito dai nostri nel precedente episodio. Via allora in un giro del mondo per ritrovare una hacker rapita e il suo congegno che permetterà di rintracciare il cattivo, fino alla resa dei conti nelle strade di Los Angeles. Oltre a Vin Diesel nei panni di Dominic Toretto, capobanda tutto muscoli, onore e famiglia, e a Walker (che interpreta Brian, un tempo agente dell'FBI mandato a incastrarlo, divenuto suo amico fraterno nonché marito della sorella), c'è qualche new entry come Kurt Russell e naturalmente tutti i personaggi della saga, da Letti (Michelle Rodriguez), la donna di Toretto creduta morta, ma poi ritrovata in vita, all'enorme agente Hobbs (Dwayne Johnson), anche lui una volta nemico ora fedele alleato, e a tutta la cricca. Un adrenalinico blockbuster-telenovela dove alla fine la trama conta poco, all'insegna dell'intrattenimento totalmente disimpegnato, irrealistico e divertente se si sta al gioco. Stavolta però con malinconiche sequenze finali, per salutare un amico che non c'è più.