Vevey, tutti in attesa del sì di Bogotà

Continua la Fête des Vignerons a Vevey, dove l’enclave rossoblù di Maison Ticino al Grand Hotel du Lac ha ospitato domenica 28 luglio due importanti eventi.
Nel pomeriggio infatti, una conferenza ha raccontato la candidatura ticinese alla lista rappresentativa svizzera dei beni immateriali culturali Unesco. Partendo dai Castelli di Bellinzona e arrivando al Monte San Giorgio, già insigniti del prestigioso riconoscimento e vanto per l’intero territorio cantonale, i quattro relatori hanno voluto raccontare una nuova storia che verrà scritta il prossimo dicembre a Bogotà. C’è tempo fino a fine anno, infatti, per la risposta di Unesco alla candidatura delle Processioni della Settimana Santa di Mendrisio.
A raccontare presente e futuro dei patrimoni ticinesi a Maison Ticino sono stati il Prof. Lorenzo Cantoni (Cattedra UNESCO USI), Juri Clericetti (Direttore OTR Bellinzonese e Alto Ticino), Nadia Lupi (Direttrice OTR Mendrisiotto e Basso Ceresio) e Gabriele Ponti (Presidente della Fondazione Processioni Storiche di Mendrisio). Insieme hanno composto il quadro generale del presente e di auspicabile futuro che potrebbe contare un nuovo patrimonio mondiale dell’umanità proprio a casa nostra.
Le due Organizzazioni turistiche da anni collaborano tra loro e con l’associazione svizzera World Heritage Experience Switzerland (WHES) per presentare, promuovere e mettere in rete le esperienze dei 12 Patrimoni svizzeri che hanno in comune molto ed allo stesso tempo sono molto diversi tra loro. La sfida di parlare con consapevolezza di un bene, di un patrimonio, di renderlo accessibile, di spiegarne i valori e l’unicità sono un elemento costante nella vita professionale di coloro che gestiscono e promuovono i Patrimoni svizzeri.
Se il dossier di candidatura, preparato dalla Confederazione in collaborazione con la Fondazione che organizza, con i numerosi portatori d’interesse, le Processioni della Settimana Santa a Mendrisio, dovesse essere approvato il prossimo mese di dicembre a Bogotà, il Ticino avrebbe ben tre patrimoni inseriti sulle liste dell’UNESCO.
Sempre a Maison Ticino, anche la cultura enogastronomica, portatrice di identità territoriale e tradizini storiche, è stata protagonista grazie ad un workshop con degustazione dedicato ai professionisti del settore e tenuto da Paolo Basso. Il Miglior Sommelier del Mondo 2015, vanto del mondo enologico cantonale e nazionale, ha raccontato al pubblico i mille volti del vino ticinese, partendo dai tanti e diversi terroir, fino ad arrivare ai metodi produttivi e alla caleidoscopica offerta di prodotti.
