La recensione

Forspoken, il gioco imperfetto

Non tutte le ciambelle riescono con il buco, ma non per questo sono indigeste
Paolo Paglianti
29.01.2023 13:30

Frey Holland, la protagonista di Forspoken, non è una ragazza molto fortunata. I primi venti anni della sua vita li ha passati a New York ai limiti della società, per strada o in galera. Dopo l’ennesimo processo, dalla cui condanna si salva per il rotto nella cuffia, finisce nelle grinfie di una gang e poi in un palazzo in fiamme. Quando tutto sta per crollarle addosso, trova un bracciale magico che la porta in una terra lontana, il mondo fantasy di Athia. Niente unicorni e arcobaleni, però: Athia è messa molto peggio della Grande Mela. La Rovina, un misterioso agente corruttore, sta divorando Athia. Indovinate un po’ a chi toccherà salvare questo mondo?

Ok, la trama di Forspoken è  - diciamo – poco originale. In Giappone c’è un termine specifico, «Isekai», per indicare i romanzi o i comics in cui un adolescente infelice del nostro mondo finisce in un’altra dimensione dove diventa l’eroe di turno. Forspoken peraltro racconta la vicenda di Frey e vi fa calare nel personaggio con una lentezza che va dal noioso all’esasperante. Scene piene di cliché, personaggi che si comportano in modo assurdo, e senza neanche la possibilità di saltarle.

Se però resisterete un’oretta o due e supererete quello che a tutti gli effetti è il «tutorial», Forspoken cambia faccia e sfodera le sue carte migliori. Mentre normalmente i videogame si sforzano di catturare l’attenzione del giocatore nei primi venti minuti, Forspoken ha una fase iniziale molto «meh» che potrebbe scoraggiare molti gamer.

Per esempio, il sistema di combattimento è assai sfizioso. Prima di tutto, si basa solo ed esclusivamente sugli incantesimi che Frey può lanciare. Praticamente, le tre magie principali ricordano molto le classiche armi di uno sparatutto alla Call of Duty – fucile, mitra e lanciagranate – e questo già differenzia in modo più che encomiabile Forspoken dalla maggior parte dei giochi fantasy dove dovrete cavarvela a suon di spadate e archi. Inoltre, l’interfaccia di controllo che vi permette di abbinare incantesimi principali d’attacco con quelli di supporto funziona in modo splendidamente veloce e intuitivo. Così, quando affronterete un mega mostrone nel lago ghiacciato sotterraneo, potrete riempirlo di colpi mentre lanciate nelle pause scudi e evocate piante-torrette che bersaglieranno il nemico con una grazia che pochi giochi possono vantare.

Altra idea molto riuscita, l’incantesimo di «parkour magico». Essenzialmente, Forspoken è un gioco «alla Assassin’s Creed»: quindi, finita la parte iniziale un po’ fiacca e lenta, inizierete a esplorare Athia girovagando un po’ dove vi pare. Forspoken propone una soluzione per rendere l’esplorazione veloce e divertente: praticamente da subito, potrete lanciare un incantesimo che vi trasforma in un mago del parkour, facendovi correre come Flash e scalare pareti altissime in un batter d’occhio. Ci farebbe un sacco piacere trovare un sistema simile nei prossimi giochi del franchise Assassin’s Creed, ora che lo abbiamo provato.

Sicuramente, qualcosa non è andato perfettamente nello sviluppo di Forspoken. È un gioco che unisce idee molto originali e interessanti a difetti maccheronici e una storia blanda. Missioni coinvolgenti da risolvere con un pizzico di fantasia – come quella volta che ci siamo arrampicati su una colonna per sfuggire a delle guardie super corazzate e le abbiamo bersagliate dall’alto in modo assai spassoso – ad altre davvero scolorite e ripetitive. Un mondo aperto da esplorare con angoli che lasciano a bocca aperta, ma anche zone desolate senza nulla di interessante all’orizzonte.

Chi è appassionato dei giochi alla Assassin’s Creed e Horizon: Forbidden West e ha la pazienza per sopportare queste sbavature, scoprirà un gioco imperfetto, ma comunque divertente. Gli altri farebbero bene ad aspettare che si abbassi di prezzo. Esiste un demo sia per PC che PlayStation 5, e vi consigliamo vivamente di provarlo per capire se fa al caso vostro.

Forspoken è disponibile per PC e PlayStation 5, ed è tradotto in italiano (solo sottotitoli). Il gioco ha un PEGI età consigliata di 18+.