Il remake di Kirby e la Terra Perduta

Ci sono diversi motivi per cui, tra tutti i giochi traghettati da Nintendo dalla prima Switch alla più recente Switch 2, vi consigliamo di dare un’occhiata proprio a Kirby e la Terra Perduta. Il primo è il setting: il personaggio cuccioloso di Nintendo, meno noto rispetto al Team Mario e al Team Zelda ma ormai con oltre 30 titoli alle spalle, arriva in un mondo che ricorda quasi The Last of Us o Horizon: Zero Dawn. Con uno stridente e affascinante contrasto, guideremo un esserino paffuto e tenerissimo tra le rovine di una città invasa da secoli dalla vegetazione, passando da palazzi disabitati a centri commerciali in totale abbandono.
Un altro motivo è la genialità delle trasformazioni di Kirby. Se Mario salta e Link (di Zelda) è un asso con la spada, Kirby può assorbire le abilità dei nemici e trasformarsi da tenerissima pallina rosa a devastante lanciafiamme, lanciatore di micidiali boomerang o porcospino dai letali e lunghissimi aculei. Non solo: se terrete gli occhi bene aperti, troverete anche parecchi piccoli enigmi da risolvere, inglobando coni stradali o impalcature, persino ventilatori formato XL. Per esempio, ci è capitato di trovare un distributore di lattine, inglobarlo, e utilizzarlo come una massiccia mitragliatrice di Coca-cola contro la valanga di nemici che ci aspettava dietro l’angolo. Oppure, di «papparci» un mobile a parete e farlo cadere di spalle, per rivelare una enigmatica mappa che delineava in modo fumoso la posizione di uno dei bonus del livello.
E anche andare a caccia di bonus secondari è un vero spasso. Ogni livello va semplicemente concluso, trovando il percorso giusto e superando i sopracitati nemici e gli immancabili boss di mezzo e fine livello. Ma gli appassionati di segreti e collezionabili scopriranno presto che ogni singolo livello di La Terra Perduta nasconde tre o quattro segreti – non i soliti «oggettini» da trovare, non solo quelli almeno. Magari dovrete superare una certa sezione facendovi catapultare da un idrante da cui fuoriesce un getto d’acqua, oppure trovare una via alternativa a quella più immediata in un dato punto. Ancora, scovare le caramelle nascoste nei tronchi d’albero. Il bello è che lo scoprirete dopo aver completato il livello; quindi, c’è sia lo stimolo a tentare ogni stramberia durante la vostra prima esplorazione – per esempio, prendere a martellate gli oggetti di scena – sia quello di rigiocare i livelli per svelare ogni segreto.
La versione Switch 2 arriva con un completo restyling grafico, che migliora notevolmente il gioco originale, e una serie di livelli aggiuntivi (Il Mondo Astrale che dà appunto il sottotitolo di questo remake). Chi ha il gioco originale su Switch 1 può passare alla versione «migliorata» sulla nuova console Nintendo a un prezzo assai inferiore con l’upgrade di Nintendo, che costa 20 CHF invece che il prezzo pieno (quasi 80 CHF!). Il gioco è tradotto in italiano e ha un PEGI età consigliata 7+. È davvero adatto a tutti, anche grazie al doppio livello di difficoltà: il più basso rende l’esplorazione praticamente una passeggiata, quello più alto fa sì che ogni scontro sia impegnativo, specie con i boss.