La recensione

Il sapore retrofuturistico e spaventosamente ironico di The Outer Worlds 2

È tutta una questione di scelte: sembra uno sparatutto, ma è soprattutto un gioco di ruolo
Paolo Paglianti
17.11.2025 17:00

Sembra uno sparatutto, ma è soprattutto un gioco di ruolo. The Outer Worlds 2 appartiene a quella categoria di videogiochi dove non si deve sparare a tutto quello che incontrate, ma riflettere e ponderare sulle vostre scelte, esplorare l’ambiente che vi sta attorno, scovare passaggi segreti e opzioni di dialogo alternative. E poi, se vi va, sparare a tutto quello che si muove, che rimane una goduria.

Arcadia è un sistema stellare che di paradisiaco ha solo il nome. Tre corporazioni si pestano duro per controllare risorse e popolazione: c’è il turbocapitalismo senza regole di Zia Cleo, il fanatismo religioso dell’Ordine Ascendente, e la dottrina militaristica e rispettosamente burocratica del Protettorato. Tuttavia, è proprio durante la vostra prima missione come agente del Direttorato Terrestre che la situazione precipita: una vostra agente vi tradisce, e finite a fluttuare nello spazio in sonno criogenico per una buona decade. Al vostro risveglio, scoprirete che oltre alla guerra perenne tra corporazioni, ora ci sono anche delle faglie spazio-temporali che minacciano di far collassare tutto in una specie di buco nero. Insomma, c’è poco da stare allegri.

Fedeli alla vostra missione di ranger spaziale, vi mettete sulle tracce della perfida traditrice, in cerca di una salutare e giusta vendetta. Naturalmente, fin dal primo pianeta che esplorerete, troverete delle situazioni esplosive tra le fazioni in lotta, e vi toccherà decidere da che parte stare e chi favorire. Non c’è «giusto» o «sbagliato», in The Outer Worlds 2. Semplicemente, ogni dialogo, ogni leva azionata, ogni colpo sparato potrebbero avere conseguenze a dir poco epiche (o disastrose, dipende dal punto di vista). Rispondete male a un tizio? Magari cinque ore dopo scoprirete che poteva aiutarvi, ma ora si rifiuta anche solo di parlarvi. Scegliete il sindaco invece dello sceriffo? Oppure decidete di rovinare un insediamento del Protettorato? Capirete se avete agito saggiamente solo a cose fatte – e sebbene sia un videogioco, sentirete il peso delle vostre decisioni, quando scoprirete di aver contribuito a distruggere una città, o anche peggio.

A forgiare la vostra avventura, sono anche le statistiche del vostro personaggio – come in ogni buon gioco di ruolo. Per esempio, se decidete di salire di livello in «ingegneria» potrete scoprire le tracce di un complotto misterioso mentre esaminate un macchinario. Oppure, migliorando «hacking», violare un terminale particolarmente importante e risparmiarvi un sacco di grattacapi. Ogni ostacolo, ogni missione di The Outer Worlds 2 può essere superato in modi diversi, che vanno dal trovare un passaggio nascosto al rivoltare le torrette mitragliatrici contro le guardie. E poi c’è sempre la soluzione di sfoderare fucili al plasma e revolver con proiettili esplosivi, e far fuori tutti – magari più ardua, ma di sicuro molto soddisfacente, visto che The Outer Worlds 2 è anche un eccellente sparatutto.

A tenere insieme le varie parti del gioco, una scrittura a dir poco monumentale e che dovrebbe far vergognare almeno metà delle serie TV uscite negli ultimi mesi. Dialoghi frizzanti, sottile ironia tra turbocapitalismo sfrenato e dottrine imperialiste, con situazioni che non sfigurerebbero nelle migliori puntate di Futurama. Nel complesso, The Outer Worlds 2 è una summa quasi perfetta delle alchimie ludiche di Mass Effect e di Dishonored, e delle ambientazioni sci-fi di Fallout e Firefly, con un sapore retro-futuristico particolarmente azzeccato. E sebbene non sia assolutamente necessario aver giocato il primo episodio, ambientato in un altro sistema stellare e con altri personaggi, se apprezzate lo spirito del secondo, prendete in considerazione di tornare indietro e rigiocare anche quello.

The Outer Worlds 2 è disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, e in questo caso è incluso anche nell’abbonamento «all you can play» Game Pass di Microsoft. Il gioco ha un PEGI età consigliata 18+, ed è tradotto in italiano (purtroppo, solo nei testi).

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