La caccia per l’ultima stanza di Blue Prince

Blue Prince potrebbe essere il Balatro del 2025: un gioco indipendente e spuntato dal nulla che sta conquistando migliaia di gamer ogni giorno grazie a un’idea affascinante e originale. In Blue Prince, ereditate una maestosa villa da un vostro lontano parente. Tuttavia, per rendere il lascito effettivo al 100%, lo zio vi lancia una sfida: trovare la 46° stanza, nascosta da qualche parte nella casa. Cosa piuttosto già piuttosto impegnativa, visto che nella villa c’è posto solo per 45 stanze.
C’è da dire che la villa di Blue Prince non è proprio una casa normale: ogni volta che entrate, la disposizione delle stanze cambia. Avete letto bene: a parte l’ingresso, che è sempre lì ad aspettarvi, quando aprite una delle porte della casa, vi verrà data la possibilità di piazzare una stanza tra tre estratte a caso, e posizionarla sulla mappa della villa, una griglia rettangolare di 9 x 5 caselle. E questo è il primo «gioco» di Blue Prince: riuscire a piazzare le stanze in modo da creare un percorso che vi consenta di visitare il più possibile la mansion. Ogni stanza ha una disposizione diversa di entrate e uscite, e piazzarle in modo da non creare vicoli ciechi non è affatto semplice. Dovrete quindi ragionare – «mappa» della casa alla mano – se è meglio piazzare un inutile e spoglio corridoio per non chiudere un passaggio, oppure un misterioso osservatorio o un ricco garage pieno di chiavi.
Poi c’è la strategia alla base della scelta di cosa piazzare. Ogni stanza ha delle particolarità: alcune contengono oggetti comuni, come diamanti, monete e chiavi (che sono le risorse del gioco). Altre hanno delle abilità speciali, come presentare semplici enigmi da risolvere, o oggetti che potrebbero servirvi nell’esplorazione. E infine, ci sono dei puzzle nascosti tra le stanze, e che all’inizio non riuscirete nemmeno a vedere. Li scoprirete dopo ore di gioco e dozzine di visite nella casa di Blue Prince, e vi stupirete di come li avete avuti sempre davanti agli occhi, ma al tempo stesso invisibili.
Blue Prince sfida anche la possibilità di assegnargli una definizione, un genere in particolare. È sicuramente un gioco di enigmi, ma è anche un gioco da tavolo pensato per PC. I veterani di Carcassone e di Magic si sentiranno, è il caso di dirlo, a casa grazie al sistema di decking e di piazzamento delle stanze. All’inizio sembra casuale, ma giro dopo giro tra le pareti di Blue Prince capirete che ci sono delle «regole» e che è possibile piegare e modificare queste regole per rendere il «mazzo» delle stanze un po’ più amichevole. La sfuggente abilità di Blue Prince nell’essere inquadrato in un genere di videogame ricorda sorprendentemente proprio Balatro, che a prima vista sembra una variante del poker, ma sotto la superficie c’è molto, molto di più.
Blue Prince è disponibile praticamente per ogni piattaforma, e su PC e Xbox è incluso anche su Game Pass, l’abbonamento «all you can play» di Microsoft. Il PEGI età consigliata è 3+, anche se ovviamente questo rating indica che non c’è un briciolo di violenza nel gioco, non che lo possano affrontare dei bimbi (tutt’altro). Il gioco è integralmente in inglese, e per poter risolvere alcuni enigmi è necessario conoscere piuttosto bene la lingua.