A Biaggi, Ferretti e Longoni il titolo nazionale di terna

Clamoroso al Centro nazionale sport bocce di Lugano. Romano Biaggi, Roberto Ferretti e Moreno Longoni hanno vinto il Campionato svizzero della disciplina terna. Nessuno, nemmeno loro tre, avrebbe scommesso un solo franco prima dell’inizio del torneo. Usciti dai gironi preliminari di Riva San Vitale, hanno raggiunto le corsie amiche dove ha la sede tecnica la Sfera, il loro Club. E non senza qualche brivido, l’Ideal non ha saputo chiudere la semifinale con un non difficile matchball, sono andati fino in fondo.
Il trio delle meraviglie
Romano Biaggi ha riconfermato di essere un puntatore di ottima qualità. Quando, nel bel mezzo della finale, ha vissuto un momento di stanchezza, è stato supportato al meglio dai compagni di squadra. Moreno Longoni, nel ruolo di raffatore, ha colpito a ripetizione senza mollare mai. Roberto Ferretti ha svolto il lavoro di centroterna, un ruolo che gli si addice, con molta perizia
I tre giocatori della Sfera sono stati incoraggiati in ogni fase del torneo dai numerosi fan del Club. Anche nelle bocce il tifo corretto può essere l’uomo in più al pari di altri sport.
L’incredibile omaggio
Certo che nel bel mezzo della finale Longoni e compagni hanno beneficiato di un regalo assolutamente inatteso. In vantaggio per 5 a 4, la formazione dell’Italgrenchen era in procinto di beneficiare di una giocata favorevole che avrebbe chiuso anzitempo l’incontro. Alle tavole di fondo i solettesi avevano il punto e uno spazio di quasi un metro e mezzo a disposizione. Sandro Scura ha messo il secondo. Con la prima boccia Alessandro Corbo ha toccato le tavole e con la seconda è andato diritto nel pezzo corto degli avversari regalando loro un punto che ne ha rilanciato le quotazioni. Invece che sette o otto o nove a quattro ...cinque pari! Da non credere!
Il finissimo taglio finale di una boccia seminascosta alle tavole di fondo da parte di Roberto Ferretti che ha garantito a sé stesso e ai compagni i quattro punti della vittoria rimarrà poi nella storia delle bocce come uno dei capolavori di tecnica e di abilità.
La partita più bella
In semifinale l’Italgrenchen ha incontrato la terna della San Gottardo di Maurizio Dalle Fratte, Eric Klein e Thierry Roldan. Una sfida intrigante per più ragioni. Ed è proprio stata una sfida bellissima. I chiassesi non hanno demorso nemmeno quando sono si sono trovati in ritardo per 1 a 9. Ma Alessandro Corbo, Sandro Scura e l’ottimo Salvatore Fonseca, il cinquantottenne gessino di Uzwil, sono stati autori di una prestazione di altissimo livello e si sono imposti, per finire, per 12 a 8. Anche perché un pallino della disperazione, colpito al volo da Maurizio Dalle Fratte, non ha voluto uscire dalla corsia di gioco.
Prestazioni di grande valore
Chi soccombe si consola sempre con qualche rammarico. Così è stato per la San Gottardo e per l’Ideal di Coldrerio. Doriano Ferrari, Claudio Mombelli e Alessandro Solcà sono passati per la tangente della finale e non hanno potuto tentare di ripetere l’exploit del 2014 quando vinsero a Rancate. Ma sono pur stati autori di un eccellente torneo al pari dei cugini chiassesi.
Bene, per finire, l’organizzazione della Federazione luganese presieduta da Emilio Tunesi, pure direttore di gara.
Non si è potuto completare il quadro dei quarti di finale del Campionato svizzero a squadre. A causa del maltempo e della chiusura di alcune strade importanti, il Boccia Club Kirchberg non ha raggiunto Biasca dove, sulle corsie del bocciodromo Rodoni, avrebbe dovuto incontrare la San Gottardo. La Federazione deciderà quanto prima la data del recupero.
Completate, per contro, le altre tre sfide. La Torchio, vincitrice del suo girone preliminare, si è imposta sull’Agno come da pronostico. Ha ceduto un punto: Valentino Ortelli, che solo una settimana fa ha garantito al suo Club il successo nel Master, è stato battuto nell’individuale da Simone Reina, autore di un’eccellente partita. Senza emozioni gli altri tre incontri.
La Sfera ha superato l’Ideal dopo l’appendice dei pallini al termine di un incontro tiratissimo. Si è giocato a Campione e non a Riva dopo le pressioni che i luganesi hanno fatto sul responsabile del torneo. Tanto pesanti da indurre lo stesso a cambiare la sede della sfida.
La Stella Locarno ha superato nettamente Riva San Vitale che è sembrata troppo presto rassegnata. In svantaggio per 0 a 2 dopo la prima tornata, il Club del Presidente Domenico Mantegazzi non ha più schierato i giocatori che avevano disputato due buonissime partite. Il che ha facilitato il successo dei locarnesi apparsi in netta ripresa dopo le deludenti prestazioni di settembre.
In serie B si attende l’esito dello spareggio tra Italgrenchen e Neuchâtel. La vincente incontrerà la Centrale. L’altra semifinale vedrà di fronte Cercera e Dietikon. Le due squadre vincenti saranno promosse in serie A.
Chi, se non Rodolfo Peschiera e Maurizio Dalle Fratte, erano i favoriti della gara punto e volo organizzata dalla Torchio di Biasca? Del tiro di volo Maurizio è uno specialista, è il più bravo anche grazie alla sua prestanza fisica. Rodolfo è ... Rodolfo. È il puntatore per eccellenza e se il gioco necessita un tiro si fa trovare sempre pronto.
Uscita dalle eliminatorie del Tenza, la coppia della San Gottardo ha superato sulle corsie di Biasca Luca Rodoni e Vasco Berri. Quindi Ryan Delea (all’ennesimo ottimo piazzamento) e Flavio Rossi. Entrambe le coppie sulle corsie amiche del bocciodromo Rodoni.
In finale altra coppia della Torchio. Quella di Giampietro Galli e Stelio Pedretti. Galli è un giocatore di lungo corso che si è sovente illustrato con la maglia della nazionale svizzera. Anche lui è un volista di razza, nonostante l’età. Pedretti accosta ottimamente grazie alla lunga esperienza e alla regolarità. Niente da fare per le tre coppie della Torchio al cospetto di quella della San Gottardo.