Tennis

A Lugano torna il grande tennis: «Un trampolino per campioni»

Luca Margaroli presenta il Challenger BancaStato in programma da domenica sino al 12 marzo – «L’olandese Brouwer sarà la prima testa di serie e figurano in tabellone anche gli elvetici Stricker, Bellier e Ritschard»
Grandi preparativi in vista della terza edizione del Challenger BancaStato Lugano al Centro Esposizioni. ©CdT/Gabriele Putzu
Raffaele Soldati
03.03.2023 06:00

Il Challenger BancaStato Lugano cresce di anno in anno. Soprattutto per quanto riguarda il livello medio dei partecipanti. Lo dice Luca Margaroli, reduce da qualche giorno di allenamento a Vienna. Anche quest’anno l’ex Davisman rossocrociato sarà in gara nel torneo di doppio, che giocherà in coppia con il suo abituale partner, il lettone Mikelis Libietis. «A causa di un infortunio, la sua stagione è iniziata un po’ dopo. Fortunatamente si è ripreso. Pertanto abbiamo ripreso a frequentare i Challenger insieme. Nella nostra ultima uscita, a Rovereto, pur giocando abbastanza bene, siamo usciti agli ottavi di finale», dice il luganese che ora ha la testa già rivolta al torneo in programma da questa domenica - giorno dedicato alle qualificazioni - a quella successiva (il 12 marzo) quando si disputerà la finale.

Siamo alla terza edizione di un evento molto apprezzato dai giocatori, ma anche dai responsabili dell’ATP. «Abbiamo iniziato due anni fa e l’edizione inaugurale era stata firmata da Dominic Stricker. Un trampolino di lancio per il bernese, già campione juniores al Roland Garros, ma anche per l’immagine del Challenger stesso, proposto quando ancora bisognava frequentare il Padiglione Conza con le mascherine a causa del coronavirus».

L’anno scorso finale tra Leandro Riedi e Luca Nardi con il giovane pesarese che si impose in rimonta. «Un ultimo atto con un azzurro ed un elvetico è sempre una bella combinazione per attirare gente al Centro Esposizioni - dice Margaroli -. Da questo punto di vista, per la terza edizione del torneo, le premesse sono buone. Per consentire agli appassionati di seguire le partite dal vivo sono state ingrandite le tribune, installate proprio negli scorsi giorni prima della preparazione dei due campi di gioco».

Manca Tim van Rijthoven

Inizialmente, la 1. testa di serie doveva essere l’olandese Tim van Rijthoven (ATP 110), sorpresa di Wimbledon 2022. Con una wild card arrivò agli ottavi, dove fu battutto in 4 set da Novak Djokovic. «È vero, ma purtroppo non ci sarà. Il n. 1 del torneo sarà comunque un suo connazionale, Gijs Brouwer (ATP 114). Con Brouwer, nella lista aggiornata delle teste di serie, troviamo l’azzurro Giulio Zeppieri (ATP 115), Dominic Stricker (ATP 120), lo slovacco Norbert Gombos (ATP 126), l’italiano Raul Brancaccio (ATP 129), l’austriaco Jurij Rodionov (ATP 133), il britannico Liam Broady (ATP 135) e il belga Zizou Bergs (ATP 137)».

Un tabellone caratterizzato dall’equilibrio dei valori. Tutti i giocatori dovrebbero essere inclusi nei top 200 del ranking mondiale. Adesso si tratta di conoscere le wild card, due delle quali sono state assegnate al francese Pierre Hugues Herbet (tabellone principale) e al ticinese Timofey Stepanov (qualificazioni). «L’idea, anche per soddisfare le esigenze di Swiss Tennis, è quella di offrire inviti soprattutto a giocatori svizzeri. Nel tabellone principale, oltre a Stricker, protagonista lo scorso anno a Milano nelle Next Gen ATP Finals, dovrebbero esserci Antoine Bellier (ATP 186) ed Alexander Ritschard (ATP 188), entrambi provenienti dal Challenger di Pau. Purtroppo non ci sarà Henri Lakksonen (ATP 202), che ha annunciato la rinuncia a causa di un infortunio. Per quanto riguarda le qualificazioni, probabile anche l’assenza del ticinese Remy Bertola (ATP 352), che pure deve fare i conti con guai fisici».

Quarto successo di Dominic

Torniamo a Stricker. Sembra che stia affrontando un buon periodo di forma. «Il bernese non è solo una delle principali teste di serie e il primo vincitore dell’indoor luganese. Arriva dal suo quarto successo in un Challenger. Domenica scorsa si è imposto a Rovereto, battendo in finale Giulio Zeppieri, che pure sarà di scena a Lugano.

L’assenza dei russi

Nella prima edizione l’ucraino Vitaliy Sachko raggiunse la finale contro Stricker. In quella stessa edizione venne a Lugano anche Sergiy Stakhovsky - giustiziere di Federer a Wimbledon nel 2013 -, che ha lasciato il tennis e che si è arruolato nell’esercito ucraino per difendere la sua terra dall’invasione della Russia. «Nel circuito - conclude Margaroli - si parla ancora di Sergiy. Stando alle ultime notizie l’ex tennista non sarebbe più direttamente impegnato sul fronte, ma prosegue la sua missione a difesa dell’Ucraina con altri compiti. Anche quest’anno dovrebbe esserci un tennista ucraino a Lugano, Oleksii Krutykh (ATP 169). Non ci saranno invece giocatori russi».