Il punto

Il nuovo inizio della SAM in un basket ridimensionato

La bella estate della pallacanestro rossocrociata lascerà spazio a un campionato maschile sempre più povero - Mentre persino il Friburgo è alle prese con problemi finanziari, a Massagno si punta su coach Attallah, sui fratelli Mladjan e sui giovani
L’egiziano Alain Attallah, nuovo tecnico della SAM Massagno, ritratto sulla panchina degli Starwings. © Keystone/Cyril Zingaro
Fernando Lavezzo
22.07.2025 06:00

L’estate 2025 resterà nella storia del basket svizzero per diversi motivi: la partecipazione della Nazionale femminile agli Europei dopo 69 anni di assenza, l’argento ai Mondiali 3x3, i quarti di finale raggiunti dalla Under 19 maschile ai riuscitissimi Mondiali di Losanna, la selezione del friburghese Yanic Konan Niederhäuser al primo turno del draft NBA, il quarto posto dei ragazzi della U20 agli Europei B. Tanta roba. Senza dimenticare la grande festa dei Mondiali di Maxibasket, con 6.000 atleti giunti in Ticino da ogni angolo del pianeta. Tra il 2 e il 16 agosto toccherà alla Nazionale maggiore di Ilias Papatheodorou scendere in campo per le pre-qualificazioni ai Mondiali del 2027. E tra i convocati per i quattro match contro Ucraina e Slovacchia ci sono anche i ticinesi Yuri Solcà e Anthony Polite. Poi l’attenzione sarà rivolta al campionato 2025-26. E qui c’è ben poco da festeggiare.

Problemi condivisi

Ormai i problemi finanziari non risparmiano nemmeno il grande Olympic Friburgo, costretto a ridurre la massa salariale. In attesa di comunicazioni ufficiali sulle licenze, il Neuchâtel – che ha rischiato di chiudere baracca già durante gli scorsi playoff – ha infine deciso di restare in A, ma schiererà un solo straniero. In Ticino il ridimensionamento è già in atto da tempo. A Lugano, il presidente Alessandro Cedraschi deve contare ogni centesimo per allestire la squadra che verrà. Fuori dai playoff nelle ultime quattro stagioni, i Tigers continueranno ad affidarsi ai loro bravi giovani. Nella speranza di trattenere Oliver Sassella, messosi in luce ai già citati Mondiali U19, i bianconeri hanno strappato Simone Togni e Ivan Tanackovic alla SAM.

La scelta di Gubitosa

La stessa SAM Massagno intende aprire un nuovo ciclo ripartendo dai giovani. E per farlo ha deciso di puntare su un allenatore esperto, il sessantenne egiziano Alain Attallah, già protagonista sulle panchine di Nyon, Ginevra Lions e – l’anno scorso – Starwings. «Inizialmente eravamo orientati su un altro profilo, ma durante la scorsa stagione sono rimasto molto colpito dal gioco espresso dai basilesi, soprattutto a livello tattico», ci spiega Robbi Gubitosa, direttore generale dei biancorossi. «Con un roster assai modesto, Attallah è riuscito a fare ottime cose, che vanno al di là di quanto dicono i risultati. Alain è un tecnico determinato, serio, professionale, abile nei rapporti con i giocatori. Conosce bene il campionato svizzero e già a Nyon aveva dimostrato un bel fiuto nella scelta degli stranieri. Inoltre, è disposto a lavorare con i giovani, un aspetto per noi fondamentale, visto che l’anno scorso non siamo riusciti a integrarli».

Ambizioni riviste

Dopo diverse stagioni vissute ai piani alti, disputando finali e a sollevando trofei (una Coppa della Lega e una Supercoppa), la SAM cambierà decisamente i suoi obiettivi, almeno nell’immediato futuro, lottando magari per un quinto o sesto posto: «La priorità per i prossimi due o tre anni sarà quella di far crescere i nostri giovani», ribadisce Gubitosa. «Ragazzi come Eric Koludrovic ed Edin Karabasic hanno già dimostrato di poter stare in campo. Altri tre o quattro dovranno invece iniziare ad accumulare esperienza. L’anno scorso abbiamo cominciato a ricostruire il settore giovanile e per consolidare il progetto servirà una certa continuità con la prima squadra. In questo modo potremo garantirci un futuro senza dover andare a pescare giocatori nel resto della Svizzera. Prima o poi i fratelli Mladjan smetteranno e quando succederà dovremo farci trovare pronti».

Aspettando gli stranieri

Intanto, però, Dusan (38 anni) e Marko (32) continueranno ad essere i due pilastri della SAM. A loro due verranno affiancati tre stranieri: «All’interno di un budget definito dalla società, sarà l’allenatore a sceglierli», afferma il dirigente massagnese. «Nelle prossime ore dovremmo concludere l’accordo con un play-guardia. Poi, entro un paio di settimane, contiamo di ingaggiare anche una guardia-ala e un centro». Yuri Solcà, dal canto suo, ha scelto di proseguire la carriera con i campioni svizzeri del Ginevra: «Noi una proposta gliel’abbiamo sottoposta, ma capisco perfettamente il suo desiderio di inseguire traguardi più ambiziosi e gli auguro tutto il bene», conclude Robbi Gubitosa. Ancora incerto, a quanto ci risulta, il futuro di Alex Martino.

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