La geografia allargata del basket rossocrociato

Al basket svizzero restano due partite per chiudere al meglio una bella estate. Dopo la storica partecipazione agli Euro femminili, l’argento ai Mondiali 3x3, la chiamata al primo turno del draft NBA per Yanic Niederhäusern e il clamoroso accesso ai quarti di finale dei Mondiali U19 di Losanna, ora tocca alla massima rappresentativa maschile di Ilias Papatheodorou completare l’opera nelle pre-qualificazioni alla Coppa del mondo del 2027. Battendo l’Ucraina mercoledì a Friburgo, gli elvetici hanno raddrizzato la situazione dopo la sconfitta di quattro giorni prima a Bratislava. Settimana prossima le gare di ritorno: Svizzera-Slovacchia mercoledì a Winterthur e Ucraina-Svizzera sabato a Riga. Due squadre su tre accederanno alle qualificazioni vere e proprie, dove potranno misurarsi con le grandi potenze d’Europa.
Oltre confine
Indipendentemente da come finirà la campagna, va sottolineato il continuo rinnovamento in seno alla Nazionale. Nonostante la concorrenza del 3x3 e le immancabili assenze – giustificate o meno –, oggi il ricambio generazionale è favorito da un bacino più vasto a cui attingere. Anche in senso geografico. Sono sempre di più, infatti, i cestisti rossocrociati sparsi nel mondo, tra centri di formazione, club europei e college americani. E così, a fare da contraltare a un campionato svizzero impoverito, c’è una Nazionale in grado di trarre beneficio dalle esperienze accumulate all’estero. Dei 12 giocatori schierati contro l’Ucraina, solo 5 giocheranno nella nostra SBL la prossima stagione: 3 a Ginevra (Anabir, Mbala, Solcà), 1 a Friburgo (Martin) e 1 a Losanna (Jamal George, fratello minore di Kishawn, il vallesano dei Washington Wizards che ha scelto di rappresentare il Canada). Dylan Ducommun, l’anno scorso in forza al Neuchâtel, andrà alla Northern Illinois University. Tutti gli altri (Fofana, Granvorka, Picarelli, Mambo e i due fratelli Rocak) militavano già all’estero. Così come i 4 pre-selezionati da Ilias Papatheodorou che non sono scesi in campo nei primi due match: Polite, Zoccoletti, Burrell e Soroa Schaller.
La carica dei debuttanti
Capita che in Nazionale approdino nomi poco noti – se non sconosciuti – al grande pubblico. Quest’estate, sono stati ben quattro i debuttanti nella selezione maggiore. Niko Rocak, fratello minore di Toni, ha giocato di recente a livello universitario negli USA e in precedenza aveva indossato la maglia della Nazionale U20. Luca Soroa Schaller è stato premiato con questa convocazione in seguito alle sue prestazioni agli Europei U20 di Division B. Non hanno invece mai vestito la maglia rossocrociata a livello giovanile gli altri due esordienti, Matteo Picarelli e Yasmin Mambo. Il primo, guardia italo-svizzera, è nato a Milano nel 2001. A 9 anni Picarelli si è trasferito a Zurigo con la famiglia e a 15 ha debuttato in LNB con i GC Zurich Wildcats. Dopo due stagioni è rientrato in Italia, all’Aquila Trento, dove ha giocato nelle giovanili allenandosi costantemente con la squadra di Serie A, al fianco di giocatori quali Toto Forray. In età giovanile ha vestito la maglia azzurra, giocando gli Europei U16 e U18 e un Mondiale U18 3x3. Nel 2020 si è trasferito negli USA, trascorrendo 3 anni alla UMBC, in Maryland, e 2 anni a Temple, in Pennsylvania, sempre nella Division 1 dell’NCAA. Tornato in Europa (giocherà a San Vendemiano in Serie B), ha subito risposto alla chiamata della Svizzera, imitando il fratello minore Riccardo, già rossocrociato da tempo avendo fatto la trafila dalla U16 alla U20. Contro Slovacchia (6 punti) e Ucraina (7), Matteo ha vissuto due serate agli antipodi nel tiro da 3: 2 su 2 a Bratislava, 1 su 6 a Friburgo. Ma un suo gioco da 4 punti, sul 45-47, è stato preziosissimo per piegare gli ucraini.
E allora Mambo
Un’invenzione, quella di Picarelli, favorita da un blocco di Yasmin Mambo. Nato a Friburgo da genitori congolesi, il centro 22.enne ha ricevuto il passaporto svizzero due mesi fa. Appena in tempo per esordire (senza brillare) contro la Slovacchia (0 punti) e per ergersi a protagonista contro l’Ucraina (13 punti). Passato dall’Academy dell’Olympic Friburgo e dal centro di formazione di Limoges, Mambo ha giocato nella terza divisione francese con il Pont-de-Cheruy e in ProB a Rouen. Ora si è trasferito al Blois, nella stessa ProB. È la nuova geografia, allargata, del basket rossocrociato.