Calcio

Battere il Basilea e riaprire il campionato: sì, il Lugano ora fa paura

Nel weekend i bianconeri hanno rosicchiato punti sia al Servette, sia allo Young Boys, di nuovo capolista – Domani sera a Cornaredo arrivano i renani e vincere significherebbe portarsi virtualmente a -3 dalla vetta del campionato
© KEYSTONE / JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Massimo Solari
01.04.2024 19:11

Ma il Lugano è già certo di prendere parte al girone per il titolo? Sì, no, forse. Il mistero, circa la qualificazione anticipata dei bianconeri, si è infittito nelle scorse ore. Sul sito della Swiss Football League, infatti, la squadra di Mattia Croci-Torti si è improvvisamente illuminata di verde. Il tutto a quattro turni dalla spaccatura della classifica e ancor prima che la 29. giornata venisse completata. A separare i ticinesi dal Lucerna ottavo ora vi sono 10 punti. Sì, nel weekend pasquale il divario si è ampliato, complice la vittoria di Celar e compagni contro lo Stade Losanna e il pareggio dei lucernesi a San Gallo. Quanto basta per festeggiare anzitempo il raggiungimento del primo obiettivo stagionale? Nel dubbio, ed evitando di scomodare gli algoritmi della SFL o incrociare partite e scontri diretti che restano da qui al al 33. turno, meglio accendere i riflettori su Cornaredo. Già, perché il Lugano torna subito in campo. E in caso di vittoria contro il Basilea, domani sera, gli ultimi, matematici crucci, lascerebbero spazio a una granitica certezza.

Spettacolo assicurato

Oddio, la sensazione è di avere a che fare con un segreto di Pulcinella. Le statistiche dei bianconeri e soprattutto i messaggi lanciati sul campo - ancora e ancora - suggeriscono l’ovvio. E cioè che chiudere nelle prime sei posizioni della Super League sarà la logica conseguenza di un periodo di forma clamoroso. Imponendosi sabato sera alla Pontaise, il Lugano ha ottenuto il quinto successo consecutivo in campionato. Non solo: a frenare, tra sabato e Pasquetta, sono stati sia il Servette (battuto dal Winterthur), sia lo Young Boys (fermato sul pareggio a Yverdon). Calma e sangue freddo, d’accordo. Intanto, però, gli uomini del Crus si sono portati a -5 dai granata e a -6 dalla capolista. E se a mezzanotte, virtualmente, i bianconeri si ritrovassero addirittura a -2 e -3? Brividi.

«Ci attendono giornate cariche di suspense» osserva non a caso Marco Schällibaum. Sabato, «Schälli» compirà 62 anni. E le piazze che oggi si battono per il titolo le conosce tutte molto bene, avendoci allenato o giocato. «In realtà - indica il tecnico - ogni club di Super League si sta battendo per qualcosa. Lo spettacolo, prima della divisione in due della graduatoria, è dunque assicurato».

Il Lugano in corsa per il titolo? Dura, ma mai dire mai: ci attendono giornate cariche di suspense
Marco Schällibaum, ex tecnico dell'Yverdon

Chi sale e chi scende

In un primo momento, quando gli chiediamo dei futuri campioni svizzeri, Schällibaum parla solo della «battaglia fra le prime due». Poi si corregge: «Ho detto le prime due, ma la verità è che potrebbe esserci anche il Lugano. Certo, la rincorsa a YB e Servette non è semplice. Ma a questo punto, alla luce del percorso e delle prestazioni offerte dai bianconeri, mai dire mai. Da diverse settimane la formazione bianconera sta dimostrando di avere tanta qualità, mentre il suo allenatore riesce - in occasione di ogni partita - a darle la migliore organizzazione tattica. Insomma, parlare di una sorpresa, a mio avviso, non ha più senso». Ha senso, invece, guardare ai possibili cedimenti di gialloneri e granata. «Beh, a maggior ragione dopo l’ultima giornata» conferma Schällibaum, compiacendosi di un campionato in bilico e - a differenza di quanto successo a più riprese - non deciso già all’alba della primavera dallo Young Boys. «Al Wankdorf - spiega il nostro interlocutore - hanno pagato a caro prezzo la partenza di alcuni elementi di spicco, e ciò dal momento che i loro sostituti hanno impiegato più tempo del previsto per adattarsi alla nuova realtà. Raphaël Wicky o meno, è da oramai più di un mese che la supremazia dello Young Boys fatica tremendamente a emergere».

«Schälli» promuove il Crus

Ecco, a proposito della panchina bernese. Negli scorsi giorni, intervistato dal CdT, il presidente del Sion Christian Constantin non l’ha ritenuta adatta a un profilo come quello di Croci-Torti. Schällibaum concorda? «No. Ritengo Mattia pronto per un club importante. Anzi, glielo auguro». IlCrus è stato assistente di Schällibaum, ai tempi del Chiasso nel 2015. «E in Mattia mi rivedo per quanto concerne la preparazione mentale della squadra. Di più: abbiamo in comune il modo di vivere il calcio. Con cuore e passione. Le tre stagioni a Cornaredo parlano per Croci-Torti. Ogni anno si sono visti dei progressi, e non solo sul piano dei risultati. Ah, e il Crus parla pure il tedesco. Insomma, direi che il suo biglietto da visita non si discute». Sul 41.enne momò, nel settembre del 2021, aveva scommesso la nuova proprietà americana del Lugano. La cordata statunitense che ha preso il controllo allo Stade Municipal, invece, ha rinunciato a Schällibaum nonostante un avvio di stagione positivo. Senza particolare rispetto. Da allora, sono trascorsi cinque mesi. «Non sono stati mesi facili, lo ammetto» ci dice l’ex tecnico dei vodesi. «Ora però sono sereno. La vita va avanti, la ferita si è cicatrizzata e pure osservare i match dei miei vecchi giocatori non fa più male».

Constantin non vede Croci-Torti sulla panchina dell'YB? Non sono d'accordo: Mattia sta dimostrando di meritare una grande squadra
Marco Schällibaum, ex tecnico dell'Yverdon

Anche perché in Svizzera si potrebbe presto assistere a un valzer delle panchine. Dello Young Boys abbiamo detto. Ma pure Grasshopper, Zurigo e magari pure chi cederà il proprio mister ai gialloneri potrebbero necessitare di una nuova guida. «Fa parte del nostro mestiere tenersi pronti» afferma «Schälli». «Io lo sono, forte di quanto mostrato nelle ultime stagioni con l’Yverdon. Sì, sento di essere ancora un buon allenatore, l’esperienza non mi manca. Alla fine, ad ogni modo, saranno le priorità delle singole dirigenze sportive a determinare chi e che cosa serve sulle panchine vacanti».

«Ryter? Grande talento»

La panchina del Basilea, dopo aver traballato per diversi mesi, è stata consolidata da Fabio Celestini. Eppure, questa sera a Cornaredo, sarà di scena una compagine staccata quasi definitivamente dal vagone delle migliori sei. Proprio dal settore giovanile renano, in settimana, è stato annunciato l’arrivo del giovane Yannis Ryter: «Trovo corretta la sua scelta di accettare la proposta del Lugano» sottolinea in merito Schällibaum, che ha conosciuto il 18.enne da responsabile della «cantera» basilese. «Parliamo di un centrocampista di talento, ma anche di una bella persona. Di lui rammento le idee chiare e un atteggiamento molto professionale. Qualità, queste, che lo hanno probabilmente aiutato a compiere una scelta per il bene della personale carriera». Ryter, oggi aggregato alla Under 21 bianconera, raggiungerà la prima squadra solo all’inizio della stagione 2024-25. Di un centrocampista in più, Croci-Torti avrebbe però bisogno questa sera. Doumbia è tornato con tanto di rete, vero. Contro il Basilea, tuttavia, mancheranno Grgic (squalificato), Belhadj (ancora ai box) e Bislimi, infortunatosi come Hajrizi sabato a Losanna. Eccolo servito, dunque, l’amaro paradosso: il Lugano sta volando, punta in alto, ma l’infermeria è di nuovo affollata.

In questo articolo:
Correlati
Lugano, il tre è il numero perfetto
I bianconeri superano in scioltezza lo Stade Losanna anche se devono aspettare il finale di partita per fare la differenza – La sconfitta del Servette a Winterthur, ora, permette di sognare il secondo posto