Bellinzona, per Chieffo sospensione o licenziamento
L'allenamento odierno del Bellinzona non è stato diretto da Sandro Chieffo. Proprio mentre i granata preparavano la sfida di venerdì contro il Vaduz agli ordini del vice Cocimano, il tecnico incontrava la dirigenza granata: Pablo Bentancur, il CEO Pablito Bentancur e il direttore sportivo Paolo Gaggi. La situazione è seria. Oltre che incerta. No, ai vertici del club non sono piaciute né la condotta professionale del mister - ritardi agli allenamenti, sedute saltate e trasferte svolte in autonomia - né le dichiarazioni a mezzo stampa con le quali aveva cercato di sminuire o mascherare l'esclusione di capitan Tosetti. Di qui le valutazioni in corso: per Chieffo sarà o sospensione, o allontanamento definitivo. In queste ore verrà presa una decisione.
Idealmente, la famiglia Bentancur vorrebbe evitare di ricadere nel circolo vizioso della scorsa stagione, licenziando un tecnico dopo poche giornate di campionato. Il diretto interessato, però, è stato invitato a rientrare nei ranghi. Un ultimatum, sì, che non potrà rimanere inascoltato. In sostanza a Chieffo è stato imposto di rispettare gli accordi inseriti nel contratto firmato a giugno. Condizioni, queste, che prevedevano totale libertà nella gestione tecnico-tattica della squadra, ma non dal punto di vista organizzativo. Insomma, non era scritto da nessuna parte che l'allenatore potesse godere di un'ampia discrezione nello spostarsi tra il Ticino e la Svizzera interna, così come nell'allestimento del calendario degli allenamenti. Al proposito a Chieffo è stata domandata una pianificazione chiara sino a Natale e, soprattutto, un passo indietro anche di fronte al gruppo. Già, si tratta però di capire se delle scuse in spogliatoio basteranno o basterebbero per salvare la credibilità di un allenatore pericolante come non mai. E già inviso a una parte della rosa.