Chiasso campione d'inverno: «Ma la strada è ancora lunga»

Il Chiasso è campione d’inverno di Seconda Lega. Lo diventa all’ultima occasione utile superando due squadre in un colpo solo. La vittoria di settimana scorsa nello scontro diretto contro al Riva IV contro il Vallemaggia ha riaperto un campionato che poteva prendere ben altro indirizzo. Poi, il «colpo» della (non più) sorpresa Melide in Vallemaggia (0-3), ha portato il Vedeggio davanti a tutti per una notte grazie allo 0-2 sul Novazzano. Fino al triplice fischio di Cadenazzo-Chiasso che ha decretato la fine del girone d’andata. A firmare lo 0-1 e portare i rossoblù davanti a tutti in classifica ci ha pensato la rete di Roberto Scaramuzza, già decisivo con la doppietta all’ex capolista nello scorso turno.
Sarà quindi un inverno all’insegna del sorriso per il Chiasso di Nicola Padula, che mattone dopo mattone ha costruito la rincorsa allineando i momò all’obiettivo stagionale. Arrivato in corsa pochi giorni prima della ripresa del campionato, Padula conclude l’andata con nove vittorie, tre pareggi e una sconfitta. Quanto basta per portare i suoi in vetta, ma senza possibilità di rilassarsi. Sì, perché andremo incontro a una Seconda Lega agguerrita nella seconda fase. Vedeggio, Vallemaggia, Melide e Sementina non sono affatto distanti.
Il primo giorno dopo la fine dell’andata è utile per un primo bilancio. «Sono assolutamente soddisfatto della crescita della squadra», commenta l’allenatore rossoblù. «L’aspetto migliore è che ritengo ci siano ancora ampi margini di miglioramento. La mentalità dei ragazzi è sempre stata impeccabile e posso solo ringraziarli. Ora devono staccare la spina e godersi il meritato riposo. Noi, staff e società, continueremo invece a lavorare per migliorare».
L’etichetta di campioni d’inverno può dire tutto e può dire niente. Lo sa bene il giovane allenatore momò. «Onestamente cambia poco. A metà stagione non hai raggiunto nessun obiettivo. Siamo soddisfatti del percorso attuale, ma molto consapevoli che la parte più complicata deve ancora arrivare», aggiunge Padula.
Difendere in campo e fuori il nome e la storia del FC Chiasso comporta logiche aspettative. Quale sarà la ricetta da seguire in vista del ritorno? «Mai come a Chiasso, l’equilibrio deve essere la base di tutto, come è stato fino ad ora. Ogni volta che metti piede al Riva IV sai di dover rispondere a delle aspettative. Si fanno sentire, ma sono il motore di questi ragazzi. Ripeto, essere primi a metà stagione non ti garantisce un trofeo. Quindi bisogna essere consapevoli di dover lavorare ancora con maggiore qualità».
I successi contro Vallemaggia e Cadenazzo portano la firma di Scaramuzza, giocatore con cui mister Padula ha condiviso la vittoria della Coppa Ticino con il Malcantone. «Roberto è un giocatore forte. Per lui parlano i numeri e il campo. Anche perché allo stesso tempo dovrei parlare di altri ventidue giocatori. Il Chiasso è composto da uomini che lavorano in maniera professionale e nessuno di loro si mette al dì sopra dell’altro. Come detto il primo giorno, conta soltanto lo stemma cucito davanti alla loro maglietta».
Il girone di ritorno dirà chi, tra le quattro principali contendenti, potrà davvero ambire al salto in Seconda Lega Interregionale. E con il mercato alle porte e una lunga primavera all’orizzonte è davvero tutto possibile. Vi racconteremo i retroscena dell’inverno sul nostro sito nella sezione di Calcio Ticinese.
