«Il mio Verscio e le sfide con Armando…»

Il pareggio (2-2) tra Solduno e Riviera nel big match di Terza Lega 2 tiene ancora tutto aperto in vetta. Appassionati e simpatizzanti del calcio regionale possono sorridere: dal Solduno leader ai Carassesi quarti in classifica «ballano» solo quattro lunghezze di differenza. In mezzo Losone e Riviera in una delle bagarre più affascinanti dell’ultimo decennio. Nel gruppone che insegue un piazzamento ai piedi del podio troviamo anche il Verscio, al settimo posto con 15 punti (gli stessi del Giubiasco, ndr) e dietro ad Arbedo e Gordola.
La squadra di mister Manfreda non ha vissuto il miglior weekend incassando la sconfitta per 1-2 al San Fedele per mano del Gordola. Partita aperta e chiusa nella ripresa: Gordola avanti al 64’ con Pifferini. Dieci minuti dopo il «solito» Poncini ha riportato tutto in parità. La situazione d’equilibrio è durata soltanto pochi minuti: al 77’ è Caldi a far gioire gli ospiti. «Peccato, non è stata la nostra migliore partita», ha commentato il presidente dell’US Verscio Danilo Ceroni raggiunto da Doppio Passo su Radio 3i.
«Solitamente in casa riusciamo sempre a dare qualcosa in più. Sabato non è stato così». Il bicchiere, comunque, è mezzo pieno per il presidente. «In classifica siamo tranquilli. L’obiettivo? Raggiungere la salvezza il prima possibile, poi tutto quello che verrà in più è tanto di guadagnato. In ogni caso è sempre meglio stare nella parte sinistra della classifica». In casa Verscio si costruisce giorno dopo giorno con l’intento di valorizzare il più possibile i giovani e con un forte attaccamento al territorio.
Un esempio? La linea difensiva Jacquet-De Taddeo-Scolari-Monaco schierata contro il Gordola. «Sono tutti giocatori nati e cresciuti nelle Terre di Pedemonte e questa è una bella cosa. Davanti poi abbiamo bomber Alan Poncini che continua a segnare (capocannoniere del girone con 12 centri). Alan è del territorio, ha fatto il settore giovanile qui ed è tornato dopo qualche esperienza a Losone e Vallemaggia. Per noi è indubbiamente un valore aggiunto», continua Ceroni.
Danilo Ceroni è cresciuto «a pane e calcio». Ha allenato, tra le altre, Origlio, Paradiso e Porza e proprio con questi ultimi detiene il record di longevità con cinque stagioni filate. «Prima allenavo, da tre anni sono presidente. L’età che avanza, ora, mi fa preferire la funzione in dirigenza, ma il richiamo dello spogliatoio vince sempre. Parlo molto con i ragazzi e da bordocampo cerco sempre di dare qualche consiglio».
E sì – qualora ve lo steste chiedendo - il presidente del Verscio è il fratello del noto giornalista e telecronista Armando Ceroni. Chi mastica più calcio? «Bella domanda e anche bella sfida. Da piccoli ci divertivamo a fare le formazioni usando una sola lettera dell’alfabeto». Ah, il calcio. Che passione.
