Moderna, una salvezza diversa, «e ora tutti a Ibiza»

La Moderna è salva. Già da qualche settimana, a onor di cronaca. Ma la permanenza in Seconda Lega dei bianconeri al primo anno nella categoria non è un risultato scontato. Perché arrivata sì con pieno merito, ma anche con una filosofia e identità societaria diversa rispetto alle concorrenti. L’aver mantenuto la massima divisione del calcio regionale è un riconoscimento a una visione di calcio dilettantistico che mette al centro i valori umani. «Sono estremamente orgoglioso della squadra», dice il presidente Simone Imberti, che di questa realtà rappresenta l’anima, il motore e tanto altro ancora.
«La Moderna è una realtà sana, dove i ragazzi vengono per la gioia di stare assieme e non per beneficiare del rimborso che la maggior parte delle società in questo momento offre». Il campionato, come previsto, è stato ostico. «Abbiamo percepito il salto di categoria, ma ci siamo sempre impegnati al massimo».
La Moderna è un posto speciale. Una casa, una seconda famiglia, come la definisce il presidente. E si vede. I ragazzi si frequentano anche fuori dal campo, e questa «amalgama gioiosa», come la chiama Imberti, diventa «superlativa» quando arrivano le vittorie. E i meriti vanno condivisi: a partire dai volontari: «mio papà Giuliano, Lia e Remo. Tutti fanno davvero tanto per la nostra società. Potrei dire che siamo fortunati, ma la fortuna te la devi cercare non arriva da sola».
Che progetto per il futuro della Moderna? «La parola progetto la lascio ai professionisti. Da noi vige il motto «la Moderna vivila, non fartela raccontare». Mister Togni? È una persona di cuore, preparata e super disponibile. Togni aveva bisogno della Moderna e noi di lui. Ma al suo fianco c’è Simone Pedrini, persona che da decenni dedica tempo alla Moderna e porta entusiasmo e gioia all’interno della squadra. Da non dimenticare anche il nostro DS Sciarini e il duo Kurt-Genini, nostri fidi preparatori dei portieri sempre presenti e carichi ad ogni impegno calcistico».
Abbiamo chiesto al presidente Imberti se, tra i tanti, esiste un momento dell’appena conclusa stagione che porterà nel cuore. «Sicuramente la prima vittoria con il Balerna (in gol capitan Colombo) perché è stata la prima in Seconda Lega della nostra storia. Ricordo anche un terzo tempo andato per le lunghe (ride, ndr)».
Ora, prima di rituffarsi nella nuova stagione, la Moderna si concede un sano ritiro in Spagna. Anche se le scarpe con i tacchetti possono essere dimenticate a casa. «I ragazzi – conclude pres Imberti – inizieranno la preparazione…a Ibiza. Possono lasciare a casa le scarpe da calcio e porteranno euforia in terra spagnola. Se lo sono meritati».
E allora, è proprio vero, che la Moderna è meglio viverla…che farsela raccontare.