Morbio, il cuore non basta: «Applausi meritati»

«Chi si accontenta gode», recita un notissimo proverbio. E il Morbio di mister Kitic deve accontentarsi di aver salutato la Coppa Svizzera a testa alta, se non altissima. Sì, perché al cospetto di un Rapperswil abituato alla Challenge League, la compagine di Seconda Lega ha tutt’altro che sfigurato. Anzi, si è addirittura fatta preferire per quanto mostrato in campo nella prima frazione di gioco. Il 4-0 che qualifica la squadra di Sesa agli Ottavi di finale può apparire fin troppo severo nei confronti della compagine momò.
Nel match disputato al Comunale di Mendrisio (davanti a oltre 300 spettatori) causa inagibilità della «casa» del Morbio, il Rapperswil ha impiegato poco più di venti minuti per sbloccare la contesa con Schmidt. Non prima però di aver rischiato grosso con un’occasione non capitalizzata da Aliu. Un generoso - per quanto dubbio - rigore assegnato ai biancorossi dalla direttrice di gioco ha spianato la strada ai logici favoriti, ancora a segno con il loro uomo migliore. La grinta e la compostezza del Morbio reggono fino al 61’, quando l’ex Losanna Dabanlı mette in sicurezza il risultato con il 3-0. Nel finale arriva anche il poker a firma di De Carvalho che qualifica il Rapperswil agli Ottavi (contro il San Gallo).
I complimenti di Sesa a fine gara sono veri e sinceri: «Non è stata una partita facile. Il Morbio ha lottato e a loro vanno fatti i complimenti perché ci hanno reso la vita difficile. Non era una partita affatto scontata e i miei sono stati bravi a tenere la concentrazione per tutta la partita».
Complimenti che vengono apprezzati dalla sponda della panchina orange. L’allenatore momò Sacha Kitic: «Le parole di Sesa fanno piacere e aiutano a inquadrare ancora meglio la grande prova fatta dai ragazzi. Non è stata una partita semplice, ma questo lo sapevamo fin dal principio. Ai miei giocatori ho chiesto di giocare con personalità, coraggio e secondo i nostri principi di gioco. Caratteristiche che credo si siano viste in campo. Gli applausi a fine partita di tutta la tribuna se li sono meritati».
La fine dell’esperienza tra le grandi termina con la consapevolezza «di avere a disposizione un gruppo davvero di qualità, che si impegna al massimo in ogni allenamento e in ogni attività. Un plauso, oltre alla nostra società che non ci fa mai mancare il sostegno, lo devo fare al mio staff, il cui lavoro ci ha permesso di non sfigurare contro un club di Challenge League».
Ora si riparte dal campionato di Seconda Lega e dalla Coppa Ticino. «Torniamo nella nostra dimensione e lo faremo con umiltà e voglia di rivivere certe esperienze», conclude Kitic.
Non sono mancate le sorprese ed eliminazioni clamorose nei 16esimi di finale. Non è riuscita l’impresa al Bellinzona contro il GC, impostosi al Comunale per 0-1 con la rete lampo di Meyer al 4’. Oltre a Lugano e Thun – eliminate nel primo turno -, a salutare i sogni di gloria sono state altre tre compagini del massimo campionato: Young Boys, Zurigo e Servette sono state rispettivamente sconfitte ed estromesse da Aarau, Stade Nyonnais e Yverdon.