Abbiamo già visitato l'AIL Arena e, sì, è stato magico

Mattia Croci-Torti ride di gusto. Prese le distanze da un finale di stagione dolceamaro, e con l’abbronzatura da ponte dell’Ascensione trascorso al mare, l’allenatore del Lugano si diverte al piano terra dell’AIL Arena Experience Center. «Mattia Bottani, segnerai almeno un gol nel nuovo stadio?» chiede il Crus, rivolgendosi a uno schermo a led, non al capitano, che a sua volta sghignazza al suo fianco. Grazie all’intelligenza artificiale, a rispondere in modo articolato al tecnico momò è infatti un avatar perfetto - tatuaggi compresi - del numero 10. Ci troviamo in piazza Cioccaro, nel cuore della città, ma è come se fossimo stati catapultati in un futuro entusiasmante, all’alba della stagione 2026-27, là dove c’era Cornaredo.
Bastano poche sale, curate nei minimi dettagli, e soprattutto tecnologie di ultima generazione per sognare e immergersi in quella che sarà la casa del «Botta» e dei suoi compagni. L’AIL Arena, appunto, gioiello ancora in costruzione e però - da domani, alle 11 - a portata di mano di tifosi e curiosi. A poco più di un anno dall’inaugurazione dell’impianto, il club ha voluto costruire un luogo per certi versi magico. Un racconto su quattro piani, una visione anche, attraverso i quali provare ad anticipare il destino. Un destino finalmente all’altezza dal punto di vista infrastrutturale.
Mettetevi comodi
Nel quadro di un evento organizzato dalla società, abbiamo potuto viaggiare nel tempo con un vantaggio di qualche ora, testando per esempio le tre differenti categorie di seggiolini previste per il pubblico - un unicum in Europa - e mettendoci comodi pure sulle poltrone ad alto standing che verranno inserite in business e premium lounge. Ed eccola lì, proprio davanti a noi, la tribuna con raffigurati - in bianco e su base nera - l’amata V, il logo e la data di fondazione dell’FC Lugano. E poi via a percorrere il regno luccicante dell’hospitality, così come il tunnel e i gradini che collegano spogliatoi e rettangolo verde. L’inaugurazione pubblica dell’AIL Arena - intesa come porte aperte, non con la prima gara ufficiale - si terrà lungo un weekend speciale, dal 29 al 31 maggio 2026. Sì, è ancora lunga. Ma lo spettatore va stuzzicato adesso, a maggior ragione considerato che la campagna abbonamenti per il prossimo campionato - oramai alle porte - s’intreccerà con la riservazione dei posti all’interno del nuovo stadio per mezzo di un diritto di prelazione.

Il ruolo di Joe Mansueto
Ad aprire le porte dell’AIL Arena Experience Center è stato Martin Blaser. Prima di prendere idealmente per mano e accompagnare i suoi primi visitatori, il CEO bianconero ha tuttavia voluto fare un passo indietro. Anzi, più di uno, per ripercorrere le tappe salienti di uno dei progetti più importanti nella storia moderna di Lugano. Dalla cruciale votazione popolare del 28 novembre 2021 ai molteplici incontri con l’autorità comunale - committente e proprietaria - e l’impresa generale HRS, i punti di svolta sono stati diversi. E ciò anche a fronte del desiderio dell’FC Lugano - locatario e gestore esclusivo - di imprimere la propria impronta sullo stadio. Come? «Con 128 richieste di migliorie» ha spiegato Blaser. E, per intenderci sulla portata della rielaborazione bianconera, erano 65 nel maggio del 2023 e 105 all’inizio di quest’anno.
Dietro a questi numeri, va da sé, spicca la figura di Joe Mansueto, proprietario del club e figura imprescindibile per la concretizzazione dei citati investimenti all’interno dell’infrastruttura. Per dire: dopo una prima tranche da 16,42 milioni di franchi per l’ottimizzazione dell’impianto e la trasformazione digitale del club, l’uomo forte di Chicago ha concesso ulteriori 5,68 milioni per i definitivi costi legati alla segnaletica digitale (maxi schermi eccetera). «It all makes sense» le parole di Mansueto rammentate dall’amministratore delegato Blaser, impressionato e grato - come ogni tifoso - per il grado di impegno del patron bianconero.
«Biglietti a 5-10 franchi»
Chissà, a fine luglio 2026, per il debutto del Lugano, forse Mansueto occuperà uno degli 8.158 posti a sedere dell’AIL Arena. Probabilmente uno dei 109 della premium lounge. «Ma puntiamo altresì a biglietti d’entrata a 5-10 franchi nella categoria 3» ha assicurato Blaser. «Ci saranno emozioni e lacrime, si potrà vivere il calcio vero, con i tifosi quali dodicesimo uomo e le partite casalinghe che diventeranno un incubo per gli avversari» afferma Mattia Croci-Torti. No, non quello che si diverte a interrogare l’AI e un Bottani virtuale. A sovrastare un modellino in scala dell’AIL Arena è la voce preregistrata dell’allenatore. La stanza è buia, i fari in miniatura dello stadio accesi. Manca più di un anno, eppure, sognando a occhi aperti, ci sembra di essere già lì. Nella nuova casa bianconera.
