Alioski è tornato: «Il Lugano mi ha lanciato, sono qui per dare tutto»

Se giocherà come ha parlato oggi, in occasione della conferenza stampa di presentazione a Cornaredo, sui campi di Super League se ne vedranno delle belle (partite). Dopo aver preso contatto con la squadra in mattinata partecipando all’allenamento al Centro Sportivo «Roque Maspoli» a Caslano, Ezgjan Alioski è quindi giunto di «corsa» – una delle sue comprovate caratteristiche – all’appuntamento con i media.
«Gratitudine»
Da Lugano a Lugano. Nel mezzo otto stagioni, tra Championship e Premier League con il Leeds United, l’Al-Ahli nella Saudi Pro League, con incursione in Turchia con la maglia del Fenerbahçe. Alla domanda sul perché, del suo ritorno, a 33 anni, sulle rive del Ceresio, traspare immediatamente una parola: gratitudine. «Il FC Lugano presieduto da Angelo Renzetti è stato il club che mi ha dato la possibilità di costruirmi un futuro di successo nel calcio, sia in Svizzera, sia all’estero. Sognavo la Super League e l’ho raggiunta, sognavo palcoscenici importanti e li ho raggiunti, questo grazie al FC Lugano. Sarò sempre grato alla società bianconera e al suo ex presidente, oggi torno qui con grande piacere».
«Qui per avere successo»
Che Alioski ritrova il Lugano? «Un Alioski che adesso ha più esperienza, nella vita come nel calcio. Non sono venuto qui per fare la bella vita, ma per avere successo. L’energia e la grinta che provavo dentro di me non è venuta meno. Certo, non potrò fare tutto da solo, ma darò più del 100% per cercare di vincere, sia in campionato, sia in Coppa Svizzera».
E ancora: «Sì, sono anche più maturo, ma tutto sommato non ho mai voluto cambiare molto perché se no non sarei Gianni Alioski. A me piace divertirmi sul campo, dialogare con i giovani, che ti riportano a quando lo eri tu. Nello stesso tempo, vorrei che mi ascoltassero per dare loro, per quanto posso, dei consigli per il loro presente e futuro».
«Rispetto»
Nel comunicato stampa diffuso dal FCL per annunciare il suo acquisto per due anni con l’opzione di rimanere nel club anche oltre il giugno del 2027, tra le altre cose Ezgjan «Gianni» Alioski viene descritto come un punto di riferimento in campo e nello spogliatoio. Le partite si vincono ancor prima di scendere sul rettangolo verde? «Il calcio è uno sport fatto di giocatori, società, staff, medici… che ogni giorno si ritrovano allo stadio. Se mancano rispetto, disciplina, chiare regole, puoi avere tante star in squadra, ma non funzionerà. È necessario trovare la chimica giusta. Anche grazie a 4-5 giocatori d’esperienza che si assumano questo compito. Sì, il clima che si respira nello spogliatoio può fare anche la differenza sul campo».
Di Bielsa e Croci-Torti
Zdenek Zeman nel campionato 2015-16, Paolo Tramezzani nella stagione luganese successiva. Quindi il passaggio al Leeds United guidato dal tecnico argentino Marcelo Bielsa, dove nel luglio 2020 Gianni Alioski contribuisce alla promozione nella Premier League. Allora così si era espresso il laterale della Macedonia del Nord (con passaporto svizzero): «Marcelo Bielsa ci ha trasformati fisicamente e mentalmente». C’è quindi un Ezgjan Alioski pre e post Marcelo Bielsa? «È così, Bielsa era un professore che puntava tutto sull’aspetto fisico e mentale, che allenava ogni giorno anche con meeting e video. Succedeva che ci mostrasse cose che non avevano nulla a che vedere col calcio, ma che servivano per la mente, la concentrazione, la disciplina. Il suo gioco richiedeva molto dispendio fisico, voleva giocatori che corressero per 90 minuti, ognuno con un ruolo ben definito. Se non eri pronto fisicamente, semplicemente non giocavi. Seguire i suoi programmi con la giusta mentalità mi ha permesso di fare un passo avanti nella mia carriera».
Il giocatore Ezgjan Alioski viene definito dagli addetti ai lavori come un esterno sinistro, terzino sinistro/wing back, occasionalmente anche centrocampista o attaccante. Portiere no, aggiungiamo noi. Ha già parlato con l’allenatore Mattia Croci-Torti su come intende utilizzarlo sul campo? Anche in questo caso la risposta è cristallina: «Il Lugano non è ancora completo, quando lo sarà anche il mio ruolo verrà definito».
C'è qualità
Svizzera, Inghilterra Arabia Saudita, Turchia. Campionati, mentalità, modi di interpretare il calcio differenti. Malgrado la distanza, l’esterno sinistro ha sempre dato uno sguardo al campionato di Super League, registrandone la sua evoluzione. «In Svizzera ci sono tanti giovani di talento e la Super League è veramente ideale come trampolino di lancio per andare in Bundesliga, in Serie A… Ciò che conta è lavorare duramente, con la giusta mentalità, non credere insomma di essere arrivati. Il livello? Beh, nella scorsa stagione di Super League c’erano 4-5 squadre che avrebbero potuto vincere il campionato perché composte da giocatori, anche giovani, di qualità».
L’uomo in più
Questa mattina, al Centro Sportivo «Roque Maspoli», Ezgian Gianni Alioski ha ritrovato il «superstite» Mattia Bottani e l’ex avversario Anto Grgic – i due si erano incrociati in occasione della finale di Coppa Svizzera del 2016 tra i bianconeri e lo Zurigo –. Ad un certo punto «Duracell Bunny» (così lo hanno soprannominato i tifosi del Leeds United per la sua batteria mai scarica), ha effettuato alcune progressioni individuali sulla fascia del campo, settore che probabilmente vedrà da vicino anche in campionato e nelle coppe, svizzera ed europea. A bordo campo, lo sguardo di alcuni tifosi curiosi dell’evolversi della preparazione del FC Lugano. È proprio ai tifosi che Ezgian Alioski ha chiesto di «venire numerosi allo stadio. Siete il nostro uomo in più».