Anche il Rapid Lugano «lavora» da casa

Dopo l’iniziativa «Work at home» del settore giovanile del Football Club Lugano, anche i cugini del Football Club Rapid Lugano si sono organizzati diversamente. Niente partite e allenamenti causa emergenza coronavirus? Pazienza. Un modo per divertirsi con il pallone, alla fine, si trova sempre. Le giovanili rapidine, nello specifico, hanno messo in piedi una vera e propria sfida a distanza tra allenatori e giovani calciatori. Una «challenge», come è stata definita, ideata e proposta per stimolare da una parte l’aspetto ludico e, dall’altra, per suscitare sorrisi fra i partecipanti.
La sfida, va da sé, ha riscosso un enorme successo. È piaciuta anche ai genitori, tant’è che pure loro si sono orgogliosamente cimentati nelle diverse prove proposte dai tecnici. I ragazzi di tutte le età, invece, hanno potuto mantenersi in allenamento e, fatto non da poco, giocare. Evitando così il nemico numero uno per ogni sportivo: il divano. A una settimana di distanza dalla creazione della prima «challenge», il Rapid Lugano ha deciso di crearne una seconda nella speranza di riscuotere lo stesso successo.
Con simili iniziative il club luganese, fondato 70 anni fa, ha dimostrato una volta ancora unità e spirito di iniziativa. Un plauso, infine, al presidente Claudio Rusconi da anni alla testa della società e punto di riferimento per ogni tesserato. Le gesta dei rapidini possono essere ammirate sui canali social (Facebook, Instagram) del Rapid Lugano.
