Andy Egli si racconta

Intervista all'ex nazionale rossocrociato
Red. Online
30.08.2011 23:59

MELANO - 480 partite nell?allora Lega Nazionale A, altre 50 in Bundesliga, 76 presenze con la maglia della nazionale: Andy Egli è considerato uno dei mostri sacri del calcio svizzero. Dodici anni di passione al Grasshopper, con una breve parentesi al Borussia Dortmund, due stagioni al Neuchâtel Xamax e – da ultimo – due anni al Servette. Cinque i campionati vinti, quattro le edizioni della Coppa in bacheca. La ciliegina sulla torta invece è la convocazione per i Mondiali del 1994. Nato l?8 maggio 1958 a Bäretswil, l?Andy Egli di oggi non si è affatto allontanato dal pallone. Come ha spiegato in una lunga intervista concessa al Corriere del Ticino, che ha toccato svariati temi fra cui il ruolo di Ottmar Hitzfeld in seno alla nazionale rossocrociata. "Io e Hitzfeld, ai tempi del Grasshopper, discutevamo molto. Anche apertamente. Lui è molto bravo a gestire le star, ma con i giovani è tutto un altro discorso. Anche per questo sono molto scettico: per me la Svizzera non si qualificherà ad Euro 2012".