Boa noite Svizzera

«Oggi non siamo scesi in campo, questa non era la Svizzera». Anche Remo Freuler non ha nascosto la sua delusione per l'eliminazione. «Non si può giocare un ottavo di finale così. Il cambio di modulo? Abbiamo già giocato a tre e lo avevamo fatto bene. Non era quello il problema. Non eravamo noi stessi, tutto qui. Chiudere un Mondiale così rovina, in parte, anche il bilancio generale. Ci scusiamo con i tifosi. In una partita così importante abbiamo toppato». 

Murat Yakin, abbacchiato, ha commentato così la sconfitta, pesantissima, contro il Portogallo: «Purtroppo, abbiamo dovuto far fronte all'assenza di Widmer che ancora stamane aveva febbre alta. Ho quindi optato per Schär e un cambio di modulo, ne avevamo parlato già ieri. Sia Fabian sia Elvedi, fisicamente, non erano al top. Ma in generale non era serata, l'avversario si è rivelato migliore di noi. Non eravamo pronti, non abbiamo vinto le seconde palle. E, quindi, non era questione di sistema». E ancora: «Insisto, la Svizzera praticamente non è scesa in campo mentre il Portogallo si è dimostrato più forte. Il mio bilancio? Possiamo essere felici, è stata una bella campagna e abbiamo conquistato gli ottavi di finale. Non siamo andati oltre, peccato, però siamo stati capaci di offrire un ottimo calcio lungo il cammino. Semplicemente, contro il Portogallo non siamo stati all'altezza».

«Il nostro piano non ha funzionato, lo avete visto tutti. Avremmo voluto fare di più, invece abbiamo subito. L'avversario si è dimostrato più forte. Chiediamo scusa ai nostri tifosi. Impariamo dagli errori commessi e ripartiamo». Xherdan Shaqiri, ai microfoni della RSI, ha mostrato tutto il suo disappunto. «Il modulo? Decide l'allenatore, noi siamo professionisti e accettiamo le sue decisioni. È chiaro che il piano non era quello di giocare così male».

È finita, finalmente. Una lunga, lunghissima tortura calcistica conclusasi con un 6-1 tennistico che fa male, anzi malissimo. Perché, in fin dei conti, la Svizzera non è mai (mai!) stata in partita. Troppa la differenza di valori tecnici, favorita però da un atteggiamento davvero timido da parte dei rossocrociati. A pesare sono anche le scelte di Murat Yakin, che ha cambiato modulo e giocatori. Intanto, come sempre verrebbe da dire, usciamo allo stadio dei Mondiali: non disputiamo un quarto di finale, alla Coppa del Mondo, dal lontano 1954.

Non è finita, purtroppo. Rafael Leao, l'attaccante del Milan, con un tiro a girare al 91' ha dato al risultato connotati tennistici: 6-1, mamma mia.

Ultimo cambio per la Svizzera all'89': Jashari, all'esordio ai Mondiali, ha rilevato Embolo.

Il Portogallo, dopo un po' di relax, si è rimesso a giocare. E, ovviamente, a segnare. Gonçalo Ramos, al 67', ha firmato la sua personalissima tripletta: 5-1 per i lusitani e tanti saluti.

Murat Yakin ha operato un ulteriore cambio. Al posto di Vargas, al 66', è entrato Okafor.

Piccola, piccolissima reazione rossocrociata: di Akanji, al 58', il gol del 4-1.

Murat Yakin ha richiamato in panchina Freuler e Sow per inserire Zakaria e Seferovic.

Il Portogallo sta facendo quello che vuole, facilitato da una Svizzera oramai allo sbando. Al 55' Raphael Guerreiro ha trovato il 4-0. Addio Qatar 2022, oramai.

Niente da fare, la ripresa è cominciata com'era finito il primo tempo: con un Portogallo arrembante. Talmente arrembante che Gonçalo Ramos ha firmato la sua personale doppietta al 51': 3-0 per i lusitani.

Si ricomincia. Murat Yakin ha effettuato un unico cambio durante la pausa: fuori il pessimo Schär, dentro Cömert.

L'arbitro, dopo 4 minuti scarsi di recupero, ha fischiato la fine del primo tempo. Siamo sotto e lo siamo in tutti i sensi. Dal risultato (2-0) alla prestazione, nettamente insufficiente per quantità e qualità. Fanno discutere, evidentemente, le scelte operate da Murat Yakin a livello di difesa.

Occasionissima al 43' per il Portogallo, con Gonçalo Ramos presentatosi tutto solo davanti a Sommer. Il nostro portiere, per fortuna, con un guizzo è riuscito a deviare in calcio d'angolo.

La Svizzera? Dicevamo che aveva iniziato bene ed era anche riuscita a reagire dopo l'1-0. Di occasioni, però, nemmeno l'ombra. Fino al 38', quando Freuler di testa ha impegnato il portiere lusitano. Niente da fare, però: purtroppo il risultato resta sul 2-0.

Niente da fare, le buone intenzioni degli elvetici rimangono tali: buone intenzioni. Pepe, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, al 33' ha trovato il 2-0 con un'incornata magistrale. La Svizzera, ahinoi, sta scomparendo di fronte alla verve offensiva dei lusitani.

Il Portogallo, dopo il gol, ha cercato subito il raddoppio sfruttando l'entusiasmo generatosi. Ma la Svizzera, superato lo shock, ha reagito bene rimettendo di nuovo la testa oltre la metà campo. E sfiorando il pareggio con una punizione dalla distanza di Shaqiri. 

Il Portogallo è passato in vantaggio al 17' con una bella azione di Joao Felix, bravo a trovare Gonçalo Ramos in mezzo all'area. L'attaccante lusitano, di suo, è stato bravissimo a tirare una sassata imparabile per Sommer. Da rivedere l'atteggiamento di Schär in marcatura. 1-0 per il Portogallo.

In questi primi minuti, pur senza occasioni di rilievo, la Svizzera ha mostrato un volto interessante. Attenta, propositiva, per nulla intimorita, la formazione di Murat Yakin sta tenendo ottimamente il campo.

È cominciato il primo tempo. Svizzera in completa tenuta bianca, maglia «classica» invece per il Portogallo. 

«Le esclusioni di Leao, Cancelo e Cristiano Ronaldo? Per me non cambia, dobbiamo solo pensare a noi stessi». Parole e musica di Murat Yakin, ct rossocrociato, a pochi minuti dal calcio d'inizio. «Siamo completamente focalizzati sulla partita, diamo tutto per conquistare i quarti di finale». Toccherà a Edimilson Fernandes sostituire Widmer, malato: «È pronto e conosce bene il ruolo».

Del fatto che Cristiano Ronaldo non giocherà, non dal primo minuto almeno, abbiamo già scritto. Ma ripeterlo non guasta. E allora, ecco che cosa hanno deciso Murat Yakin e Fernando Santos.

Di seguito la formazione rossocrociata.

E questo, invece, è l'undici lusitano. Spicca, come detto, l'assenza di CR7.

Ci siamo, Portogallo contro Svizzera. Ma che ottavo di finale sarà? Come sempre, abbiamo girato la domanda al nostro inviato a Doha, Massimo Solari, il quale ci ha risposto con l'oramai consueta videoanalisi.