C'è chi sa già di poter mettere mano sui biglietti della Svizzera, ma a che prezzo?

Rilanciamo la domanda posta a poche ore dal sorteggio della fase a gironi: Mondiale 2026, quanto mi costi? O, meglio, cara Svizzera, quanto dovrò spendere per seguirti dal vivo a San Francisco, Los Angeles e Vancouver? Il tema rimane attuale. Attualissimo, anzi. Anche perché da oltre oceano non smettono di rimbalzare notizie «sconvenienti». Già, perché il prezzo dei biglietti messi in vendita dalla FIFA hanno conosciuto un'impennata clamorosa, salvo rare eccezioni che interessano partite dallo scarso appeal.
A insistere sul tema, per esempio, è stato The Athletic, facendo l'esempio dei match che vedranno scendere in campo l'Argentina di Lionel Messi o il Portogallo di Cristiano Ronaldo. A fronte del cosiddetta strategia dei prezzi dinamici, abbracciata per il torneo dalla Federcalcio mondiale, si sta assistendo a rincari addirittura del 300%. Tradotto: per assicurarsi i ticket della migliore categoria - in quella che rimane una fase a gironi - si può arrivare a spendere 2.100 dollari. Mentre la quota dei 1.000 dollari è stata superata per numerosi incontri.
Okay, ma la Svizzera? Il «valore» delle sfide dei rossocrociati, al momento, appare mitigato dalla reputazione degli avversari. Per l'esordio del 13 giugno contro il Qatar, in agenda a San Francisco, sono a disposizione biglietti da 110 franchi a 385. Il ventaglio si amplia leggermente - da 145 a 425 franchi - in vista della seconda sfida, prevista a Los Angeles il 18 giugno, quando gli uomini di Yakin se la vedranno forse con l'Italia. Il match più caro, per contro, è quello di Vancouver con il Canada, il 24 giugno, per il quale bisogna essere pronti a sborsare tra i 210 e i 555 franchi.
C'è però un piccolo problema: i biglietti in questione interessano la terza fase di vendita operata dalla FIFA, aperta a tutto il pubblico e però aleatoria. Insomma, sino al 13 gennaio qualsiasi tifoso potrà accedere al sistema di prenotazione allestito dalla FIFA, scegliere la partita desiderata e la tipologia di biglietto, a seconda delle tre o quattro categorie presenti. Dopodiché, occorrerà incrociare le dita e sperare di essere selezionati da chissà quale algoritmo.
Diverso il discorso per quanto riguarda il contingente di biglietti che la FIFA assicura alle singole federazioni, e ai rispettivi partner in materia di tifo organizzato. Le chance di spuntarla, in questo caso, aumentano. Purché, ovviamente, si sia membri/fedelissimi di una o dell'altra associazione. Tutto bene, quindi? Mica tanto. E a entrare a gamba tesa sul tema è stato la Football Supporters Europe (FSE), l'organizzazione che raggruppa e tutela le tifoserie delle squadre nazionali. La stessa, in una nota ufficiale, si è detta «sbalordita dei prezzi esorbitanti dei biglietti imposti dalla FIFA ai tifosi più dediti in vista della Coppa del Mondo del prossimo anno». E ancora: «Nelle tabelle dei prezzi pubblicate gradualmente e in via confidenziale dalla FIFA, i biglietti assegnati alle Federazioni Nazionali (PMA - Participating Member Association allocation), che in genere procedono a una ridistribuzione tramite gruppi di tifosi ufficiali o programmi fedeltà, stanno raggiungendo livelli astronomici. In base alle informazioni attualmente a disposizione della FSE, se un tifoso seguisse la propria squadra dalla prima partita alla finale tramite un'assegnazione PMA, sarebbe chiamato a spendere 6.900 dollari, quasi cinque volte di più rispetto al costo dei Mondiali 2022 in Qatar».
Non è tutto. La denuncia dei rappresentanti dei tifosi solleva un altro aspetto problematico. «La categoria di prezzo più bassa non sarà disponibile per i tifosi più fedeli tramite le rispettive Federazioni nazionali, poiché la FIFA ha scelto di riservare il numero limitato di biglietti di categoria 4 alla vendita generale, soggetta a prezzi dinamici. Si tratta di un monumentale tradimento della tradizione della Coppa del Mondo, che ignora il contributo dei tifosi allo spettacolo». Di più: «Per la prima volta nella storia della Coppa del Mondo, non verrà offerto un prezzo uniforme per tutte le partite della fase a gironi. La FIFA sta invece introducendo una politica di prezzi variabili basata su criteri vaghi, come l'attrattività percepita della partita. I tifosi delle diverse nazionali dovranno quindi pagare prezzi diversi per la stessa categoria nella stessa fase del torneo, senza alcuna trasparenza sulla struttura dei prezzi applicata». La Football Supporters Europe chiede quindi alla FIFA di «sospendere immediatamente la vendita dei biglietti PMA, di avviare una consultazione con tutte le parti interessate e di rivedere i prezzi dei biglietti e la distribuzione per categoria finché non verrà trovata una soluzione che rispetti la tradizione, l'universalità e il significato culturale della Coppa del Mondo».
Altro piccolo problema. La procedura in questione è già scattata. «E le domande dei nostri tifosi, dopo il sorteggio andato in scena a Washington, non hanno tardato a palesarsi» rileva in merito Adrian Arnold, responsabile comunicazione in seno all'ASF. La Federcalcio svizzera ha inviato gli ultimi dettagli ai propri partner giovedì. E con partner s'intende il «Football Fans Premium Club», il gruppo «Freunde der Schweizer Fussball-Nationalmannschaften», come pure la famiglia allargata dell'ASF. Bene. E quindi, quali prezzi sono stati annunciati ai più fedeli tifosi della nazionale rossocrociata? «I biglietti più economici - indica Arnold - sono disponibili al prezzo di 140 dollari americani e quelli più costosi a 700 dollari. Questi ultimi riguardano il match di Vancouver, contro il Canada». Il nostro interlocutore tiene a precisare che l'ASF «non può né fissare autonomamente il prezzo, né vendere direttamente i biglietti. La quota dell'8% riservata alle federazioni comprende solo il diritto di acquistare un biglietto per il Mondiale». Sempre tramite la piattaforma FIFA.
Ma di che numeri parliamo? Considerata la capienza degli stadi che ospiteranno la Svizzera, i biglietti garantiti ai tifosi elvetici saranno tra i 4.500 (al BC Place di Vancouver) ai circa 5.500 negli impianti di San Francisco e Los Angeles. Ma, di nuovo, per esserci servirà investire una piccola fortuna. L'ASF condanna a sua volta la politica dei prezzi voluta dalla FIFA di Gianni Infantino? «La nostra politica dei prezzi - sottolinea Arnold - è completamente diversa, come ha dimostrato in particolare l'Europeo femminile. Purtroppo non abbiamo alcuna influenza sul tariffario scelto per il torneo americano. Rileviamo però come i prezzi siano nettamente più alti rispetto a quelli dell'Euro 2024 in Germania, il che è ovviamente molto spiacevole per noi e per i nostri tifosi. Detto ciò, prezzi del genere non sono insoliti in Nordamerica per gli eventi sportivi, complici in particolare i costi organizzativi locali». L'associazione mantello dei tifosi europei, dicevamo, è insorta. Ma frenare l'onda proveniente da USA, Messico e Canada è improbabile. «Riteniamo che non sia più realistico, poiché la vendita è già in fase avanzata e sappiamo che molti tifosi stanno acquistando i biglietti e programmando il loro viaggio« osserva Arnold. Per poi concludere: »Abbiamo comunicato molto presto la nostra opinione sui prezzi dei biglietti alle autorità competenti e lo faremo nuovamente quando le federazioni si riuniranno».


