Champions: Barcellona e Inter si lasciano sul 3-3 al termine di una partita bellissima

Gol a grappoli, azioni in velocità, ritmo indiavolato, spettacolo. Al Montjuïc di Barcellona, in occasione della semifinale di andata di Champions League, va in scena un vero e proprio capolavoro. Certo, le pecche dei padroni di casa sono evidenti. E pure l'Inter, a suo modo, commette errori grossolani. Ma, signori, che partita: il tre a tre finale, indubbiamente, non è per i deboli di cuore, a maggior ragione se tifosi dell'una o dell'altra squadra. Tuttavia, il risultato non solo tiene aperto il discorso qualificazione per entrambe ma, credeteci, è la somma di un incontro giocato a viso aperto e davvero bene. Un piacere per gli occhi, insomma.
Il primo tempo è qualcosa di epico. L'Inter segna non una, ma addirittura due reti sorprendendo i padroni di casa. Dopo appena un minuto, Thuram con un colpo di tacco alla Bettega porta in vantaggio i nerazzurri fra lo stupore generale. Poco dopo, sugli sviluppi di un calcio d'angolo Dumfries, in acrobazia, firma lo zero a due. La squadra di Simone Inzaghi, ben disposta in campo, sfrutta una delle caratteristiche principali dell'avversario, la difesa alta, se non altissima, a proprio vantaggio. La risposta del Barça, veemente ancorché qualitativamente splendida, non si fa attendere: Yamal, il gioiellino, con un colpo da biliardo accorcia le distanze mentre Ferran Torres, sfruttando un assist al bacio di Raphinha, trova il due a due. Allo scadere, o quasi, l'Inter deve far fronte anche all'infortunio di Lautaro Martinez.
La ripresa, se possibile, è ancora più scoppiettante. E ricca di capovolgimenti di fronte. Dumfries, ancora lui, riporta in vantaggio un'Inter che, nelle ripartenze, si conferma intrattabile. Nemmeno il tempo di gioire che Sommer, suo malgrado, è protagonista di uno sfortunatissimo autogol: sassata dalla distanza di Raphinha, traversa, rimpallo sulla schiena del portiere elvetico e clamoroso tre a tre del Barcellona. Il finale è (quasi) tutto a firma blaugrana, con le finte ubriacanti di Yamal – un fenomeno assoluto – accompagnate da un suo tiro a giro a spiovere finito sulla traversa. È l'ultima, vera occasione di un match per certi versi senza senso. Bellissimo e intenso.