Calcio

Da Silva: «Parola d’ordine: flessibilità»

Dopo i tamponi e le vaccinazioni degli scorsi giorni il Lugano ha svolto ieri il primo allenamento della preparazione invernale, diretto da Cao Ortelli in assenza di Croci-Torti - Il coordinatore sportivo del FC Lugano: «È importante muoversi con prudenza e responsabilità»
Alla ripresa delle attività c’erano anche i neo-acquisti Maren Haile-Selassie e Adrian Durrer, mentre Ignacio Aliseda dovrebbe giungere oggi in Svizzera. © CdT/Gabriele Putzu
Nicola Martinetti
07.01.2022 06:00

Per le consuete urla del «Crus», ripassare più tardi. A Cornaredo, in questo 2022, non sono ancora riecheggiate. Colpa - al solito - del coronavirus, che ha costretto il Lugano a vivere il primo scorcio di preparazione invernale senza il proprio tecnico, contagiato e attualmente in isolamento. Ieri, a dirigere il primo allenamento di gruppo, è dunque stato il suo vice Cao Ortelli, affiancato dal «Prof» - il preparatore atletico Nicholas Townsend - e il tecnico del Team Ticino U21, Ludovico Moresi: «Sappiamo che in queste settimane, per far fronte a questo subdolo avversario e alle sue varianti, dovremo dimostrarci flessibili - afferma il coordinatore sportivo del club bianconero, Carlos Da Silva -. Ora è toccato a Croci-Torti e a due giocatori, ma il rischio di ulteriori contagi permane».

Terza dose e niente Spagna

Per ridurlo, la società ha operato dei test a tappeto al rientro dalla pausa invernale, seguiti dalle vaccinazioni per coloro intenzionati alla somministrazione della dose di richiamo: «Siamo molto soddisfatti da questo punto di vista - prosegue Da Silva -. Diversi elementi hanno infatti ricevuto il “booster” e in futuro questo potrebbe evitarci situazioni scomode, come delle quarantene di squadra. Il fatto che quasi tutti i nostri giocatori si siano sottoposti a tre dosi, inoltre, è un forte segnale di responsabilità anche a livello societario».

Un secondo segnale, in tal senso, è giunto un paio di giorni fa con l’annullamento del ritiro in Spagna. Troppi i rischi, in questa particolare fase della pandemia, derivanti dal trascorrere nove giorni a Benidorm, sulla Costa Blanca: «Il numero dei contagi è in aumento sia in Svizzera sia all’estero. Al momento viaggiare, al contrario di quanto fa Novak Djokovic, non è una scelta saggia (ride, ndr.). Scherzi a parte è giusto dimostrare accortezza e optare per la soluzione meno imprudente». Niente valigie, dunque. Si proseguirà in Svizzera, e probabilmente tra le mura di Cornaredo. Con tanti saluti agli importanti momenti di team building che di norma contraddistinguono i ritiri calcistici: «Sotto questo aspetto è ovviamente un peccato non trascorrere qualche giorno lontani da casa, ma i giocatori comprendono la difficile situazione attuale. Dal canto nostro stiamo lavorando per organizzare delle nuove amichevoli, dopo l’annullamento di quelle previste in Spagna. Non dovrebbe comunque essere troppo complicato, visto che diverse squadre hanno già mostrato interesse nel voler scendere in Ticino per affrontarci».

Un rinforzo in prospettiva

In attesa di novità su questo fronte, ieri la società ne ha fornita una legata al mercato. Il club bianconero ha infatti annunciato l’ingaggio - fino al 2026 - del giovane centrocampista Adrian Durrer, in arrivo dal Basilea (vedi a lato). Il classe 2001 è il terzo rinforzo della finestra invernale, dopo l’argentino Ignacio Aliseda e l’ex Neuchâtel Xamax Maren Haile-Selassie: «Adrian arriva da una scuola - quella renana - molto importante. È un leader naturale, forte fisicamente e molto aggressivo in campo. Un giocatore di prospettiva, che abbiamo seguito con attenzione negli ultimi sei mesi, durante i quali ha fatto la spola tra la prima squadra e la U21 rossoblù. Da noi farà lo stesso, dando una grossa mano al Team Ticino, ma sempre rimanendo nell’orbita del gruppo di Croci-Torti». Con il suo arrivo, il mercato in entrata è da considerarsi concluso? «Vedremo, la finestra invernale è molto complicata - rileva l’ex trequartista -. Di sicuro non dobbiamo forzatamente acquistare qualcuno, perché la rosa è già soddisfacente. Se però dovesse presentarsi un’opportunità interessante, magari legata a dei profili individuati dal nostro reparto di scouting, ci muoveremmo di conseguenza. Nel frattempo lavoriamo anche al mercato in uscita, cercando una nuova sistemazione a due o tre elementi».

Chiusura, infine, sugli obiettivi stagionali. I buoni risultati del girone d’andata avevano spinto lo stesso Da Silva ad affermare che una rivisitazione al rialzo non era da escludere: «Ma così non sarà - precisa il 37.enne -. Puntiamo a proseguire il nostro buon cammino in campionato, cercando il colpaccio in Coppa Svizzera».