Dal Grasshopper al Grasshopper, per il secondo giro di giostra

Il contatore bianconero riparte dal Grasshopper. E, così, inizia il secondo gironcino su tre della stagione regolare. Sì, il Lugano ha affrontato tutte le undici rivali della Super League e, questa sera al Letzigrund, affronta un nuovo giro di giostra. La squadra di Mattia Croci-Torti aveva esordito in campionato proprio contro gli zurighesi, rimontati e battuti a Cornaredo per i primi tre punti di un’annata sin qui all’altezza delle aspettative. A tratti persino entusiasmante. E il paragone con quanto avvenuto dodici mesi fa contribuisce a rafforzare le impressioni positive.
Con 5 punti in più
Il club, come sottolineato lunedì dal patron Joe Mansueto, non smette di progredire. A fine ottobre 2023, per dire, i punti raccolti dopo undici turni erano 16. E cioè cinque in meno rispetto alla classifica attuale. Di riflesso, il Lugano occupava una posizione meno nobile in graduatoria, in precario equilibrio sulla riga che separa le sei migliori dalle sei peggiori del torneo. Per i bianconeri, a conti fatti, si sarebbe trattato del periodo più difficile della stagione. E, guarda caso, a incrinare la situazione della formazione ticinese era stata una gara esterna disputata con il Grasshopper, il 22 ottobre per la precisione.
Parliamo di una delle battute d’arresto più amare dello scorso campionato. Al «Letzi», in effetti, era finita 2-1 per i padroni di casa, sino a quel momento penultimi in Super League con 8 punti. Esatto, come ora. Il Lugano aveva dominato in lungo e in largo l’incontro, e però due erroracci di Albian Hajdari avevano offerto al GC una vittoria per certi versi insperata. Di lì a quattro giorni, sempre a Zurigo, a passare sarebbe invece stato il Bruges.
In Europa non finisce la benzina
A suggerire meglio la nuova dimensione del Lugano, comunque, è il match che si sarebbe disputato il weekend successivo. Guarda caso, anche l’undicesima giornata del stagione 2023-24 aveva portato a Cornaredo lo Young Boys, in quel caso secondo in graduatoria. Il risultato? 1-1. E, val la pena ricordarlo, quello era stato l’unico punto conquistato dai bianconeri in campionato tra le soste internazionali di ottobre e novembre. Croci-Torti aveva commentato così l’esito della sfida: «Sin qui avevamo perso tutte le partite disputate dopo i giovedì europei. Ci teniamo dunque stretto questo punto, arrivato con una formazione che può permettersi un turnover di lusso». Ebbene: oltre ad aver appena surclassato i gialloneri - che seppur in grande affanno continuano a disporre di una rosa di primo piano -, il Lugano ha sin qui «toppato» solo una delle sette partite affrontate a rimorchio delle esibizioni in Europa. E, dicevamo, la costanza di rendimento degli uomini del Crus si sta traducendo in un altro tipo di classifica. Non solo. Se un anno fa, durante il primo spezzone del torneo, i ticinesi avevano perso quattro scontri diretti con le formazioni di vertice, in questa stagione spicca la sola sconfitta con il Lucerna. Contro Servette e Basilea sono al contrario arrivate due vittorie, mentre le sfide al cospetto di Zurigo e San Gallo hanno portato in dote due punti.
La parabola di Cimignani
È vero, questo Lugano segna un pochino meno (17 gol contro i 20 a fine ottobre 2023, con un bomber nel motore), ma è molto più solido in retrovia, considerate le 12 reti subite (seconda miglior difesa della Super League) a fronte delle 18 di dodici mesi or sono. L’acquisto di Papadopoulos ha stabilizzato - e non poco - l’impianto arretrato di Croci-Torti, mentre davanti ci si affida soprattutto al solito Steffen e un Aliseda sempre più in fiducia. Ecco, forse devono fare riflettere le marce sul posto, per non parlare di regressioni, dei vari Mahou, Bottani e soprattutto Cimignani. «Mi sorprende ogni giorno di più. Nell’ultimo mese e mezzo Yanis ha conosciuto uno sviluppo incredibile» sosteneva il Crus in merito all’esterno francese, un anno fa - di questi tempi - protagonista di ottime prestazioni e gol pesanti. Dall’ex Ajaccio è lecito attendersi una netta sterzata. O, almeno per iniziare, un sussulto. Le rotazioni previste dal tecnico per il match di questa sera contro il Grasshopper - squadra in crisi - potrebbero concedergli una ghiotta occasione di riscatto.