Le pagelle

Deludono soltanto Rieder e Rodriguez

Diamo i voti ai rossocrociati e a Murat Yakin dopo il 4-1 rifilato alla Svezia che, di fatto, ci consegna il Mondiale in Canada, Messico e Stati Uniti
©CYRIL ZINGARO
Massimo Solari
15.11.2025 22:53

Gregor Kobel 4

Non impeccabile sul sinistro vincente di Nygren. Si riscatta poco prima della pausa quando Bernhardsson ci mette paura.

Silvan Widmer 4

Encomiabile, al solito, in fase di spinta. Ancorché un tantino impreciso. Se la Svezia trova il pareggio è perché Elanga trova il modo di superarlo.

Nico Elvedi 5

La sua campagna di qualificazione prosegue senza macchie. Insomma, offre un’altra prestazione davvero molto solida.

Manuel Akanji 4,5

Attento in marcatura e prezioso in impostazione, sia sull’asse verticale, sia nell’arte dello sventagliare.

Ricardo Rodriguez 3,5

Scorda esperienza e concentrazione negli spogliatoi. In occasione dell’1-1 ospite libera di testa verso il centro dell’area. Poi Bernhardsson gli scappa via e quasi firma il raddoppio. Si ricompone nella ripresa.

Granit Xhaka 5

È come se giocasse due partite. Una con la palla tra i piedi, che va in crescendo. Una, senza sfera, impartendo continui ordini ai compagni. Inizialmente appare un po’ insofferente, perché non ammette tentennamenti altrui. Infatti - come a Stoccolma - si presenta sul dischetto e non trema.

Michel Aebischer 4

Non è Freuler e, non caso, i battiti nel cuore del campo vanno e vengono. Cerca ad ogni modo di offrire sempre una soluzione.

Ruben Vargas 4,5

Non fa sfracelli, ma la sua vivacità genera ansia nella retroguardia svedese. E poi innesca Ndoye per la rete che chiude la sfida.

Fabian Rieder 3,5

Tanto dinamismo fra le linee e - sull’ordine di marcia - pure le palle ferme. Non lascia veramente il segno.

Dan Ndoye 5

Il vantaggio elvetico prende vita grazie alla sua personalità e leggerezza, sull’out di destra. Holm, sul fronte opposto, gli rende invece la vita più difficile. Va da sé, non appena l’ex compagno esce per infortunio, tac, piazza la zampata.

Breel Embolo 5

Fa quasi tutto lui. E, per fortuna, più nel bene che nel male. Gol alla prima palla tocca, rigorino conquistato con furbizia e, poco più tardi, 3-1 fallito clamorosamente.

Muheim 4

Nel finale, copre il settore di competenza con ordine.

Sow 4

Tenta un paio di imbucate interessanti.

Johan Manzambi 4,5

Vabbè, tanta roba. Nella «sua» Ginevra gli bastano - di nuovo - pochi minuti per dimostrare esuberanza, talento e senso del gol. Gioiellino.

Fassnacht e Zeqiri S.V.

Murat Yakin 5

La sua squadra, oramai, viaggia con il pilota automatico. E, si badi bene, è un merito che il ct deve tenersi stretto. Il primo gol incassato in queste qualificazioni non si trasforma in panico. Anzi, esalta la Svizzera, che grazie a un percorso quasi perfetto ha già il biglietto per l’America fra le mani.