Deludono soltanto Rieder e Rodriguez

Gregor Kobel 4
Non impeccabile sul sinistro vincente di Nygren. Si riscatta poco prima della pausa quando Bernhardsson ci mette paura.
Silvan Widmer 4
Encomiabile, al solito, in fase di spinta. Ancorché un tantino impreciso. Se la Svezia trova il pareggio è perché Elanga trova il modo di superarlo.
Nico Elvedi 5
La sua campagna di qualificazione prosegue senza macchie. Insomma, offre un’altra prestazione davvero molto solida.
Manuel Akanji 4,5
Attento in marcatura e prezioso in impostazione, sia sull’asse verticale, sia nell’arte dello sventagliare.
Ricardo Rodriguez 3,5
Scorda esperienza e concentrazione negli spogliatoi. In occasione dell’1-1 ospite libera di testa verso il centro dell’area. Poi Bernhardsson gli scappa via e quasi firma il raddoppio. Si ricompone nella ripresa.
Granit Xhaka 5
È come se giocasse due partite. Una con la palla tra i piedi, che va in crescendo. Una, senza sfera, impartendo continui ordini ai compagni. Inizialmente appare un po’ insofferente, perché non ammette tentennamenti altrui. Infatti - come a Stoccolma - si presenta sul dischetto e non trema.
Michel Aebischer 4
Non è Freuler e, non caso, i battiti nel cuore del campo vanno e vengono. Cerca ad ogni modo di offrire sempre una soluzione.
Ruben Vargas 4,5
Non fa sfracelli, ma la sua vivacità genera ansia nella retroguardia svedese. E poi innesca Ndoye per la rete che chiude la sfida.
Fabian Rieder 3,5
Tanto dinamismo fra le linee e - sull’ordine di marcia - pure le palle ferme. Non lascia veramente il segno.
Dan Ndoye 5
Il vantaggio elvetico prende vita grazie alla sua personalità e leggerezza, sull’out di destra. Holm, sul fronte opposto, gli rende invece la vita più difficile. Va da sé, non appena l’ex compagno esce per infortunio, tac, piazza la zampata.
Breel Embolo 5
Fa quasi tutto lui. E, per fortuna, più nel bene che nel male. Gol alla prima palla tocca, rigorino conquistato con furbizia e, poco più tardi, 3-1 fallito clamorosamente.
Muheim 4
Nel finale, copre il settore di competenza con ordine.
Sow 4
Tenta un paio di imbucate interessanti.
Johan Manzambi 4,5
Vabbè, tanta roba. Nella «sua» Ginevra gli bastano - di nuovo - pochi minuti per dimostrare esuberanza, talento e senso del gol. Gioiellino.
Fassnacht e Zeqiri S.V.
Murat Yakin 5
La sua squadra, oramai, viaggia con il pilota automatico. E, si badi bene, è un merito che il ct deve tenersi stretto. Il primo gol incassato in queste qualificazioni non si trasforma in panico. Anzi, esalta la Svizzera, che grazie a un percorso quasi perfetto ha già il biglietto per l’America fra le mani.
